21 Novembre 2025
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Piano di pace Usa: Kiev prosegue il confronto. Escluse voci di accordi o rifiuti da parte di Zelensky

Il Segretario del Consiglio per la sicurezza, Rustem Umerov, ha smentito le indiscrezioni dei media mentre prosegue la valutazione delle proposte USA, che includono una garanzia di sicurezza modellata sull'Articolo 5 della NATO.

Il confronto tra Kiev e i generali statunitensi sul piano di pace proposto dagli Stati Uniti è tuttora in corso, secondo quanto comunicato oggi. Rustem Umerov, Segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraina, ha smentito le voci diffuse dai media che parlavano di presunti “accordi” o “rimozioni di clausole“, affermando che tali resoconti “non hanno nulla a che fare con la realtà“. Umerov, che la scorsa settimana era negli USA, ha precisato su Telegram che l’Ucraina sta “studiando attentamente tutte le proposte dei nostri partner, aspettandoci lo stesso atteggiamento corretto nei confronti della posizione dell’Ucraina“.

I dettagli del piano Usa e la clausola di sicurezza decennale

Il piano di pace statunitense, secondo una seconda bozza diffusa dalla testata Axios, includerebbe una garanzia di sicurezza per l’Ucraina, modellata sul modello dell’Articolo 5 della NATO. Tale garanzia impegnerebbe gli alleati statunitensi ed europei a considerare un attacco all’Ucraina come un attacco all’intera “comunità transatlantica“.

Il documento stabilisce che qualsiasi futuro “attacco armato significativo, deliberato e sostenuto” da parte della Russia contro l’Ucraina “sarà considerato un attacco che minaccia la pace e la sicurezza della comunità transatlantica“. In tal caso, gli Stati Uniti e gli alleati risponderanno di conseguenza.

L’impegno americano

Il testo pubblicato da Axios specifica l’impegno statunitense: “Gli Stati Uniti affermano che un attacco armato significativo, deliberato e prolungato da parte della Federazione Russa attraverso la linea di armistizio concordata in territorio ucraino sarà considerato un attacco che minaccia la pace e la sicurezza della comunità transatlantica“.

In tale scenario “il presidente degli Stati Uniti, nell’esercizio dell’autorità costituzionale e dopo immediate consultazioni con l’Ucraina, la Nato e i partner europei, determinerà le misure necessarie per ripristinare la sicurezza“. Tali misure possono includere l’impiego di forze armate, assistenza logistica e di intelligence, azioni economiche e diplomatiche e altre misure ritenute appropriate. È inoltre previsto che “Un meccanismo di valutazione congiunto con la Nato e l’Ucraina valuterà qualsiasi presunta violazione“.

La garanzia di sicurezza proposta avrebbe una durata iniziale di 10 anni e potrebbe essere rinnovata di comune accordo. Un alto funzionario della Casa Bianca e un’altra fonte a conoscenza diretta hanno confermato la legittimità del documento, pur precisando che la proposta è ancora oggetto di discussione con i partner europei e potrebbe subire modifiche. L’alto funzionario ha definito la garanzia di sicurezza proposta come una “grande vittoria” per il Presidente Zelensky e per la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina.

Pressioni e reazioni internazionali

Il Segretario Umerov ha ribadito che la valutazione delle proposte avviene nel quadro di principi immutabili per Kiev: “sovranità, sicurezza umana e pace giusta“.

Nel frattempo, il Financial Times riporta che l’amministrazione di Donald Trump starebbe esercitando forti pressioni sull’Ucraina affinché accetti un piano di pace tra Stati Uniti e Russia entro il Giorno del Ringraziamento, il 27 novembre.

Un funzionario statunitense ha confermato che il piano USA include garanzie di sicurezza per Kiev equivalenti a quelle della NATO in caso di un futuro attacco, validando così le precedenti notizie di stampa.

La posizione tedesca ed europea

L’Alta rappresentante dell’UE, Kaja Kallas, aprendo il forum ministeriale Indo-Pacifico, ha dichiarato: “Sosteniamo qualsiasi piano che porti a una pace giusta e duratura in Ucraina. Per quanto riguarda il piano di pace, sappiamo che è stato presentato al presidente Zelensky. Abbiamo sempre detto che qualsiasi piano di pace per funzionare deve coinvolgere l’Ucraina e gli europei“.

Il Ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ha invece definito il piano USA in 28 punti “un elenco di questioni che devono essere discusse urgentemente tra Ucraina e Russia, non un piano definitivo“. Wadephul ha accolto con favore il fatto che anche gli Stati Uniti stiano cercando di portare le parti al tavolo negoziale, chiarendo che: “La posizione tedesca è la posizione europea. Vogliamo rafforzare la posizione dell’Ucraina. Vogliamo garantire che l’Ucraina possa esprimersi da una posizione negoziale forte su questi punti, e sarà l’Ucraina a decidere quali compromessi accettare, proprio come la Russia deve prendere le proprie decisioni. Non siamo arbitri in questo caso, ma siamo sostenitori dell’Ucraina perché l’Ucraina sta difendendo la sua libertà e la libertà dell’Europa“.

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