Un monitoraggio condotto da Altroconsumo su oltre 28.000 corse tra il 25 luglio e il 5 settembre 2025 evidenzia criticità significative per l’Alta Velocità e, soprattutto, per gli Intercity, con effetti rilevanti sulla Calabria.
Alta Velocità: Italo e Frecciarossa
Il 31% dei Frecciarossa non rispetta l’orario programmato, con picchi drammatici lungo la dorsale adriatica e sulla Salerno-Torino. Italo, pur più affidabile, registra un treno su cinque in ritardo. Tra le direttrici calabresi, la tratta Reggio Calabria-Roma mostra un’incidenza del 38% di ritardi, mentre sulla Milano-Roma i convogli accumulano ritardi tra il 15% e il 19%.
Intercity: dati allarmanti per la Calabria
Il quadro più critico riguarda gli Intercity Trenitalia, con ritardi medi del 41%. Sulla tratta Reggio Calabria-Salerno, oltre l’80% dei treni arriva in ritardo, un dato che evidenzia la fragilità del servizio per i viaggiatori calabresi. Altre tratte del Sud, come Lecce-Bologna e Roma-Taranto, registrano ritardi intorno al 60%.
Tempi di percorrenza e indennizzi
Nonostante negli anni i tempi di percorrenza siano stati allungati, i ritardi persistono, penalizzando i passeggeri. Il sistema di rimborsi attuale è giudicato inadeguato: solo ritardi oltre i 30 minuti generano indennizzo, lasciando fuori molte situazioni rilevate. La proposta di legge dell’onorevole Maria Chiara Gadda, sostenuta da Altroconsumo, mira a introdurre indennizzi automatici e più equi, in linea con gli standard europei.
Una fotografia critica del servizio ferroviario
Il monitoraggio tramite il portale pubblico RFI “Monitor Arrivi/Partenze live” evidenzia due elementi principali: la maggiore affidabilità relativa di Italo rispetto a Trenitalia nell’Alta Velocità e la grave inaffidabilità degli Intercity, fondamentale per molte aree del Paese, con particolare criticità per la Calabria, dove i ritardi compromettono mobilità, lavoro e turismo.