Dopo il crollo parziale della palazzina a Sambiase dello scorso 2 settembre, il sindaco Mario Murone ha illustrato i motivi che lo hanno portato a firmare l’Ordinanza contingibile e urgente n. 33 per la messa in sicurezza degli immobili. “È un atto doveroso e necessario a tutela della pubblica incolumità, non certo contro i cittadini”, ha sottolineato.
Dialogo costante con i cittadini e i legali
Murone ha chiarito che i residenti interessati sono stati più volte informati prima dell’adozione del provvedimento e che anche i loro legali sono stati coinvolti, “per garantire la massima trasparenza e scongiurare fraintendimenti”.
La legge impone l’obbligo ai privati
Il sindaco ha ribadito che la messa in sicurezza degli immobili è un obbligo dei privati: “L’amministrazione non può sostituirsi a loro, se non dopo il mancato adempimento. È quanto stabilisce la normativa vigente”.
Alloggi e sicurezza garantiti dal Comune
Per le famiglie colpite, il Comune ha subito provveduto a garantire alloggio e vitto a spese dell’ente, mentre il Prefetto ha predisposto una vigilanza costante per evitare intrusioni o episodi di furto nell’area del crollo. L’intera zona resta comunque sotto sequestro giudiziario, e ogni intervento sarà possibile solo dopo la decisione del giudice.
Murone: “Proteste comprensibili, ma no a tensioni pericolose”
Il primo cittadino ha infine commentato le azioni di protesta e il volantinaggio contro di lui: “Comprendo la paura e la frustrazione dei cittadini, ma alimentare il clima di tensione può essere pericoloso. Noi siamo vicini alle famiglie e continueremo a garantire sostegno concreto”.