28 Ottobre 2025
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Emergenza idrica a Crotone, A2A si difende: “La scarsità è dovuta a cause esterne, non all’attività idroelettrica”

La società conferma i massicci rilasci di acqua per uso idropotabile su richiesta del Consorzio e autorizzazione della Regione Calabria. “Erogati volumi d’acqua stabiliti"

In risposta alle recenti notizie riguardanti la carenza idrica che sta interessando la città di Crotone, la società A2A ha diffuso una nota per chiarire la propria posizione e il proprio operato nella gestione della risorsa.

A2A sottolinea di aver “regolarmente continuato a erogare i volumi di acqua stabiliti per fini idropotabili, agendo su richiesta del Consorzio di Bonifica e con l’autorizzazione della Regione Calabria”. Nello specifico, la Società ha “rilasciato 230 mila metri cubi nella giornata di sabato 25 ottobre e 140 mila metri cubi domenica 26 ottobre, con un ulteriore rilascio programmato di 400 mila metri cubi per la giornata successiva”.

La nota evidenzia che “solo nel mese di ottobre, fino al giorno 26, sono stati complessivamente rilasciati 4,2 milioni di metri cubi d’acqua“. Un quantitativo che A2A definisce “significativamente superiore” alle necessità idropotabili storiche di Crotone, quantificate in circa 1,82 milioni di metri cubi per lo stesso periodo (70 mila metri cubi al giorno). La restante eccedenza, pari a circa 2,4 milioni di metri cubi, sarebbe stata destinata dal Consorzio di Bonifica ad altri usi.

I laghi silani sotto minimo: colpa del clima

La Società ribadisce che il contesto generale è di “scarsa disponibilità della risorsa idrica e indirizza l’attenzione sulla situazione dei laghi Arvo e Ampollino, che registrano “volumi utili molto contenuti”. Nell’Arvo la disponibilità è di circa 2 milioni di metri cubi, pari al volume tecnico minimo indispensabile per la sicurezza del sistema elettrico nazionale, come stabilito dal gestore della rete. L’invaso dell’Ampollino contiene invece circa 4,5 milioni di metri cubi“.

A2A precisa un punto cruciale per allontanare ogni responsabilità: “La carenza di acqua nei laghi silani non è dovuta all’attività di produzione idroelettrica di A2A, ma a cause esogene“, tra cui spiccano le eccezionali condizioni meteo-climatiche e la perdurante scarsità di precipitazioni.

Disponibilità alla collaborazione istituzionale

In conclusione, la Società ribadisce la “propria apertura e la volontà di operare in un clima di collaborazione e trasparenza. A2A si dichiara disponibile a mettere a disposizione delle istituzioni locali e degli enti le proprie competenze tecniche per favorire una gestione efficiente e razionale della risorsa idrica in un momento di crisi”.

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