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Fumarola (Cisl) smonta il reddito di dignità: “Serve lavoro vero, non assistenza”

La leader del sindacato critica le promesse elettorali al Sud: "Basta slogan, servono investimenti e tutele per chi lavora"

“Il lavoro dà dignità, non l’assistenzialismo“. È con queste parole che la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, interviene nel dibattito politico acceso dalla proposta di un “reddito di dignità”, avanzata da alcune forze politiche – tra cui l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico – in vista delle elezioni in Calabria e in altre regioni del Sud.

Intervistata da Italia Oggi, la leader sindacale taglia corto: “Durante le campagne elettorali assistiamo a proposte spesso difficili da sostenere con i bilanci pubblici“.

Lotta alla povertà: serve lavoro, non sussidi

Per Fumarola, la battaglia contro povertà e marginalità sociale si vince con politiche occupazionali solide, non con misure di tipo assistenzialistico. Il vero salto di qualità – spiega – si fa attraverso lavoro stabile, formazione qualificata e retribuzioni dignitose.

La situazione per i giovani resta drammatica: troppi vivono tra precarietà, salari da fame o sono costretti all’emigrazione qualificata. Serve, secondo Fumarola, una visione industriale di lungo respiro, ma anche interventi immediati per invertire la rotta.

La leader Cisl propone di cancellare i tirocini extracurriculari, rilanciare l’apprendistato duale, rafforzare gli ITS e rendere pienamente operative le risorse del programma GOL. Secondo Fumarola, è fondamentale rendere più vantaggioso il contratto a tempo indeterminato rispetto a quello a termine, legando anche i contributi a una pensione di garanzia per i giovani.

ZES Unica e fisco più equo: le leve per il Mezzogiorno

La ZES Unica – la nuova Zona Economica Speciale prevista per il Sud – deve diventare un vero strumento di sviluppo, capace di attrarre investimenti produttivi. Ma accanto alle politiche industriali, Fumarola chiede anche una riforma fiscale più giusta.

Tra le proposte della Cisl c’è la riduzione della seconda aliquota Irpef al 32% fino a 60mila euro di reddito, l’estensione della detassazione alle tredicesime e uno stop netto a nuovi condoni. Per bilanciare, si propone una maggiore tassazione sulle rendite immobiliari e finanziarie.

Legge di bilancio, ora il governo dimostri coerenza

Guardando al percorso parlamentare della Legge di Bilancio, Fumarola chiede un confronto vero, concreto, tra esecutivo e parti sociali. Il sindacato ha lanciato un “Patto della responsabilità”, accolto positivamente dalla stessa premier Giorgia Meloni durante il congresso Cisl. Ma ora, avverte, “bisogna mettere alla prova quelle parole“.

La Cisl vuole più tutele per chi lavora sulla salute e sicurezza, più risorse per innovazione e formazione, e un intervento deciso contro l’inverno demografico. Secondo Fumarola, servono fondi adeguati per sanità, scuola, casa e pubblico impiego, una revisione delle regole pensionistiche, e la stabilizzazione delle risorse per la legge sulla partecipazione dei lavoratori.

Statuto della persona e formazione continua

Uno degli obiettivi centrali è la creazione di uno Statuto della persona nel mercato del lavoro, che garantisca orientamento, riqualificazione professionale e sostegno al reddito durante i percorsi di aggiornamento. La proposta Cisl prevede un conto personale di apprendimento, finanziato dalla bilateralità e utilizzabile anche da disoccupati e autonomi, con permessi studio garantiti e rafforzamento del Fondo Nuove Competenze.

Occupazione in ripresa, ma serve qualità

Gli ultimi dati sull’occupazione sono incoraggianti, in particolare nel Mezzogiorno, ma le criticità strutturali non sono risolte. Secondo Fumarola, inclusione femminile e valorizzazione dei giovani restano le vere sfide.

Per cambiare passo, bisogna attrarre investimenti pubblici e privati, superare gli incentivi a pioggia e puntare su chi applica contratti di qualità, investe in relazioni industriali partecipative e assume donne e Neet, soprattutto attraverso l’apprendistato.

Un’attenzione particolare deve andare alle madri lavoratrici: per la Cisl, più donne al lavoro significa più crescita per il Paese.

“Riformismo concreto, non slogan

La linea della Cisl è chiara: negoziare avanzamenti concreti, senza rincorrere logiche di piazza. Fumarola rivendica un approccio pragmatico: “Avanzare proposte, costruire soluzioni, negoziare con chi governa“.

Il dialogo con il Governo è aperto, ma ora servono i fatti: “Abbiamo avuto segnali positivi dalla premier. Adesso è il momento di capire se c’è davvero la volontà di un confronto strutturato“, conclude la numero uno della Cisl.

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