La comunità di Gioia Tauro è stata scossa da una tragedia che ha lasciato un vuoto profondo: il piccolo Nicodemo Zito, di soli otto anni, è morto il 20 ottobre 2025 dopo essere stato travolto dal crollo improvviso di un muro mentre giocava con i suoi fratellini. L’evento ha provocato dolore e commozione in tutta la città, colpendo non solo la famiglia del bambino, ma l’intera comunità locale.
Lutto cittadino e camera ardente
In segno di cordoglio, il Sindaco Simona Scarcella ha proclamato il lutto cittadino per il giorno delle esequie di Nicodemo. Per rendere omaggio al piccolo, le spoglie saranno accolte nella Sala Consiliare “Antonino Scopelliti”, presso la Casa Comunale “Giovanni Falcone” in via Stesicoro, dove sarà allestita la camera ardente. L’accesso sarà consentito a tutti coloro che vorranno porgere l’ultimo saluto prima della celebrazione religiosa. Durante le esequie, sarà presente il Gonfalone Comunale e una corona floreale dell’Amministrazione, mentre le bandiere dei pubblici uffici saranno esposte a mezz’asta.
Disposizioni straordinarie
Per rispettare la gravità dell’evento, il Comune ha disposto la sospensione di manifestazioni pubbliche e la chiusura delle scuole e degli uffici comunali nel giorno delle esequie. La cittadinanza, le istituzioni e le attività commerciali sono state invitate a abbassare le serrande dei locali e a sospendere attività ludiche o ricreative non compatibili con il lutto cittadino.
La Polizia Locale e le Forze dell’Ordine sono incaricate di garantire il rispetto delle disposizioni. L’ordinanza è stata pubblicata sul sito istituzionale del Comune e trasmessa alla Prefettura, ai dirigenti scolastici e a tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio.
Il dolore della comunità
L’Amministrazione comunale ha sottolineato come la proclamazione del lutto cittadino sia un segno tangibile di vicinanza e solidarietà alla famiglia Zito. “La morte di Nicodemo ha ferito tutta la città – si legge nell’ordinanza – e il lutto cittadino rappresenta un gesto simbolico di partecipazione al dolore di una comunità che si stringe attorno ai suoi cari”.