24 Ottobre 2025
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Intelligenza artificiale, il sottosegretario all’Interno Ferro: “Il suo utilizzo richiede un approccio responsabile”

Il tema è stato al centro dell'incontro “Intelligenza Artificiale – Cybersecurity e Criminalità Economica”, organizzata all’Università della Calabria dalla Guardia di Finanza

L’intelligenza artificiale consente alle forze dell’ordine di analizzare rapidamente enormi quantità di dati provenienti da fonti diversificate come social media, telecamere di videosorveglianza e sensori. Questo permette di individuare con tempestività potenziali minacce, contribuendo a una risposta più efficace e coordinata alle emergenze”.
A dirlo Wanda Ferro, sottosegretaria all’Interno, intervenendo alla tavola rotonda sul tema “Intelligenza Artificiale – Cybersecurity e Criminalità Economica”, organizzata all’Unical dalla Guardia di Finanza ed a cui hanno partecipato anche il comandante generale della Guardia di finanza Andrea De Gennaro, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il comandante regionale della Calabria della Guardia di finanza Gianluigi D’Alfonso e il procuratore della Repubblica di Torino Giovanni Bombardieri.

“Tuttavia – ha aggiunto – non possiamo ignorare i rischi legati a un uso improprio o incontrollato di questa tecnologia. Tra le principali criticità vi sono le cosiddette ‘allucinazioni dell’AI’, ovvero errori nell’analisi e interpretazione dei dati, che possono condurre a decisioni errate e potenzialmente pericolose. L’uso illecito dell’intelligenza artificiale rappresenta un ulteriore motivo di attenzione. I deepfake, ad esempio, possono essere impiegati per diffondere disinformazione o compromettere la reputazione di individui e istituzioni. Allo stesso modo, i criminali informatici stanno già sfruttando l’AI per realizzare attacchi più sofisticati, come i ransomware, capaci di bloccare interi sistemi informatici con richieste di riscatto. L’intelligenza artificiale, dunque, rappresenta un’opportunità strategica per migliorare la sicurezza pubblica e l’efficienza operativa. Tuttavia, il suo utilizzo richiede un approccio responsabile, che preveda adeguate tutele normative e un’attenta supervisione”.

Guerra criminale portata avanti con l’uso delle tecnologie

“La cyber sicurezza, e più in generale l’intelligenza artificiale – ha detto il generale di divisione Gianluigi D’Alfonso parlando con i giornalisti a margine dell’iniziativa – è un campo che si sta sviluppando e per questo abbiamo pensato di costruire un evento in questo prestigioso Ateneo che ci darà la possibilità di mettere insieme più competenze in un’ottica di collaborazioni istituzionali in temi che sono quanto mai attuali e minacciano anche la nostra sicurezza economica e finanziaria. Siamo in una fase di formazione e sviluppo di tecnologie – ha aggiunto D’Alfonso – che ci consentono, ovviamente avvalendoci di sistemi moderni dell’intelligenza artificiale, di fare al meglio i nostri compiti, soprattutto sul fronte dei controlli economico-finanziari. Noi sappiamo che, soprattutto in Calabria, c’è una guerra criminale organizzata che molto spesso si porta avanti anche nell’uso di moderne tecnologie. Noi cerchiamo di prevenire questo utilizzo criminale delle nuove tecnologie”. “Le truffe su cui stiamo lavorando – ha concluso il comandante regionale della Finanza – sono quelle che molto spesso toccano le persone anziane, i soggetti più indifesi, le fasce deboli, e poi ci sono le truffe a altissimo livello che ovviamente implicano la penetrazione nei circuiti finanziari e su questo noi ovviamente vogliamo prepararci per prevenirle e reprimerle”.

Tecniche di indagine più evolute

“L’intelligenza artificiale credo che offrirà tecniche di indagine più evolute, anche nelle forze di polizia, e dovrebbe offrire ai decisori politici anche tecniche più evolute per istruire le graduatorie, per esempio”. A dirlo il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti a margine della tavola rotonda sul tema “Intelligenza Artificiale – Cybersecurity e Criminalità Economica”, organizzata all’Unical dalla Guardia di Finanza. “Sto valutando – ha aggiunto – la possibilità di utilizzare l’intelligenza artificiale per fare la graduatoria su quelle pratiche che abbiamo deciso di finanziare. Non avrà valore legale perché non può averlo per legge, però mi piacerebbe che l’intelligenza artificiale dicesse quali di queste pratiche meritano di essere finanziate, in maniera tale che poi la Commissione, nel caso prendesse dieci pratiche dal fondo e le mettesse al vertice, dovrebbe spiegare perché lo fa. Ecco, questo è un modello che credo possa essere applicato nella pubblica amministrazione in diversi contesti”.

La collaborazione tra la Regione e le fiamme gialle

“Con il comandante generale della Guardia di finanza – ha detto poi Occhiuto – ho parlato della possibilità di utilizzare le competenze del Corpo anche nella mia funzione di commissario per l’edilizia sanitaria. Ho chiesto già al ministro Crosetto di avere degli ingegneri, del genio militare o dei carabinieri perché possano svolgere il ruolo di supporto al Rup o di Rup. Per quanto riguarda la contabilità speciale, mi piacerebbe che ci fosse il supporto della Guardia di finanza perché ci sono tante risorse che si mettono in campo e allora tutte le istituzioni devono essere orientate a lavorare in maniera sinergica per dare ai calabresi gli ospedali che mancano”.

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