Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra, ha sottolineato come il Mezzogiorno stia guidando lo sviluppo economico e sociale dell’Italia. Intervistato dal direttore Alessandro Barbano durante la seconda giornata del convegno “Connessioni Mediterranee”, ospitato al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Sbarra ha evidenziato i risultati raggiunti negli ultimi tre anni grazie alla visione strategica del Governo Meloni.
Miglioramento degli indicatori economici e occupazionali
Secondo il sottosegretario, tutti gli indicatori economici e sociali confermano che il Sud ha registrato un progresso significativo, sostenuto da una coordinazione efficace delle politiche pubbliche e dagli investimenti reali. Questa strategia ha permesso di ottenere benefici concreti in diversi settori chiave, favorendo la crescita e la stabilità del territorio.
Fattori chiave dello sviluppo meridionale
Sbarra ha evidenziato l’importanza di diversi strumenti che hanno contribuito a questo progresso. Tra questi, il PNRR revisionato, che ha portato benefici tangibili grazie a interventi mirati; la riforma degli strumenti della coesione, volta a ottimizzare la distribuzione delle risorse; la ZES Unica, che ha favorito nuovi investimenti industriali; e le recenti leggi di stabilità, che hanno destinato risorse per sostenere l’occupazione giovanile, femminile e dei lavoratori in condizioni di svantaggio.
Prospettive future: innovazione e connessioni
Guardando avanti, il sottosegretario ha sottolineato la necessità di consolidare e rafforzare questa strategia, concentrandosi su innovazione, sviluppo delle competenze e infrastrutture. L’obiettivo è ridurre i divari storici tra Sud e resto del Paese e trasformare il Mezzogiorno in un hub energetico, industriale, commerciale e culturale, capace di svolgere un ruolo centrale nel contesto del Mediterraneo globale.
