22 Agosto 2025
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Calabria

“Stiamo morendo in piedi”: il grido dei commercianti vibonesi assediati dai cantieri

Strade chiuse, parcheggi inesistenti e lavori fermi: gli esercenti denunciano l’isolamento del centro storico e lanciano un appello all’amministrazione Romeo

Il centro storico di Vibo Valentia si sta svuotando, non per mancanza di vitalità commerciale, ma per l’impatto devastante dei cantieri stradali che da mesi bloccano arterie e parcheggi. Le attività resistono, le saracinesche restano alzate, ma i clienti sembrano un ricordo lontano. “Non si può più parlare di disagio passeggero – denunciano i commercianti –. Ci stanno costringendo a chiudere, prima ancora di fallire”.

Cantieri che soffocano il commercio

I lavori, nati con l’obiettivo di riqualificare il centro urbano, si sono trasformati in un incubo. In particolare, Viale Alcide De Gasperi, tra le vie più trafficate della città, dal 20 giugno 2025 è diventata una strada labirinto, chiusa al traffico veicolare e con un manto dissestato che scoraggia anche i clienti più fedeli.

Non va meglio in via Luigi Razza, dove da dicembre 2024 si alternano aperture e chiusure. Dal 4 agosto un nuovo cantiere è stato riaperto, ma senza alcuna attività: solo divieti, sbarramenti e lavori fermi per ferie. “Non c’è nemmeno un cartello, nessuna indicazione su chi gestisce i lavori o quando finiranno – accusano i commercianti –. È una violazione delle più basilari norme di trasparenza”.

Un colpo mortale per le imprese

Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: clienti scoraggiati, incassi ridotti al minimo da mesi, tasse e affitti invariati nonostante un’attività praticamente azzerata. “Siamo aperti, ma è come se fossimo chiusi. I nostri negozi esistono solo nei registri della Camera di Commercio”, spiegano gli esercenti.

Le accuse all’amministrazione

L’appello è rivolto direttamente all’amministrazione Romeo e all’assessore ai Lavori Pubblici. I commercianti chiedono azioni concrete e immediate, ricordando che il d.lgs. 81/2008 e il Codice dei Contratti Pubblici (d.lgs. 50/2016) impongono obblighi chiari: esposizione della cartellonistica con date e responsabili, cronoprogrammi trasparenti, riduzione dell’impatto su cittadini e imprese, vigilanza rigorosa sul rispetto dei tempi. “Oggi – affermano – questo controllo non esiste, o è totalmente inefficace”.

Le richieste dei commercianti

Tra le priorità indicate: la pubblicazione chiara della cronologia lavori, l’applicazione di sanzioni per le ditte inadempienti, la riapertura immediata delle vie senza attività in corso e l’adozione di un piano di gestione dei cantieri che tenga conto delle esigenze commerciali.

“Chiuderemo per abbandono”

Il grido d’allarme è netto: “Non sarà il mercato o la crisi economica a farci chiudere. Chiuderemo per abbandono. Perché chi doveva tutelare la città ha voltato lo sguardo altrove. Non chiuderemo per scelta: ci stanno chiudendo per abbandono”.

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