Con l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess, il Ponte sullo Stretto di Messina entra ufficialmente nella fase operativa. Si tratta di un passo storico per il Paese: il ponte, una volta ultimato, sarà il più lungo al mondo con campata unica sospesa, un primato assoluto nel panorama dell’ingegneria internazionale. Il valore complessivo dell’investimento è di 10,6 miliardi di euro. La delibera sarà efficace dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che sancirà anche l’operatività dell’atto aggiuntivo al contratto tra la società Stretto di Messina e il consorzio Eurolink, capeggiato da Webuild.
I numeri della nuova opera
Il ponte avrà una lunghezza complessiva di 3.666 metri, di cui 3.300 metri rappresenteranno la campata centrale sospesa. L’infrastruttura sarà larga circa 60 metri e ospiterà sei corsie stradali, due binari ferroviari e due corsie di servizio, consentendo il transito contemporaneo di 6.000 veicoli ogni ora e fino a 200 treni al giorno. Le torri in acciaio raggiungeranno un’altezza di 399 metri, mentre i cavi di sospensione – dal diametro di 1,26 metri – avranno una lunghezza complessiva di oltre 5 chilometri. Il ponte è progettato per restare operativo 365 giorni l’anno, con piena resistenza a eventi sismici e venti estremi, grazie a un sofisticato sistema di monitoraggio intelligente che garantirà sicurezza e manutenzione predittiva.
Nuove strade e ferrovie
Non si tratta solo di un’infrastruttura simbolica, ma del cuore pulsante di un grande progetto integrato che coinvolgerà Calabria e Sicilia. L’opera sarà accompagnata da oltre 40 chilometri di nuove strade e ferrovie, con una rete di collegamenti fondamentali per la mobilità del Mezzogiorno. In Calabria saranno realizzati tratti stradali e ferroviari in grado di connettersi sia con la linea tirrenica storica che con la futura alta velocità Salerno-Reggio Calabria. In Sicilia, i lavori riguarderanno l’interconnessione con le principali direttrici regionali, come la Messina-Catania e la Messina-Palermo. Tra le opere previste anche tre nuove stazioni ferroviarie nella città di Messina e un Centro Direzionale multifunzionale a Villa San Giovanni, progettato per ospitare servizi, uffici, attività commerciali e spazi per eventi.
Italia punto strategico per i trasporti tra Nord e Sud Europa
Dal punto di vista ambientale, il progetto punta alla sostenibilità, attraverso il riutilizzo di milioni di metri cubi di materiale da scavo per il recupero di aree degradate, la creazione di rilevati stradali e il ripascimento della costa tirrenica. L’impalcato del ponte sarà posizionato a 72 metri sopra il livello del mare, garantendo una navigazione sicura anche in condizioni di pieno carico. L’opera si inserisce nel corridoio transeuropeo Scandinavo-Mediterraneo, rendendo l’Italia un punto strategico per i trasporti tra Nord e Sud Europa.
Il consorzio che realizzerà il progetto
Alla guida della realizzazione ci sarà Webuild, gruppo italiano leader mondiale nel settore delle grandi infrastrutture complesse, già protagonista di opere come il Ponte San Giorgio di Genova, il Secondo e Terzo ponte sul Bosforo e l’ampliamento del Canale di Panama. Il consorzio Eurolink, oltre a Webuild, include importanti partner internazionali come Sacyr dalla Spagna e IHI dal Giappone, oltre a una filiera industriale italiana con aziende come Condotte e Itinera. Il progetto è stato sviluppato da team di progettazione di altissimo profilo, tra cui la danese COWI, tra le società più esperte al mondo in ponti sospesi.
Le parole del ceo di Webuild Pietro Salini
Il ceo di Webuild, Pietro Salini, ha sottolineato come l’approvazione del progetto rappresenti l’inizio di una nuova stagione per l’Italia, basata su visione, coraggio e fiducia nelle capacità della nostra industria. Ha parlato di una sfida che sarà un volano di sviluppo, lavoro e legalità per tutto il Sud, un’occasione di rilancio per le competenze italiane e per migliaia di giovani ingegneri, tecnici e operai. Con oltre 95.000 lavoratori coinvolti in tutto il mondo, e 17.500 fornitori nella propria rete, Webuild è impegnata in progetti infrastrutturali in ogni continente, dall’Australia agli Stati Uniti, dal Medio Oriente all’Africa. Il Ponte sullo Stretto è destinato a diventare il fulcro di un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente, pensato per collegare realmente il Sud con il resto del Paese e con l’Europa.