23 Giugno 2025
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Calabria

Farmabusiness, la Dda in Cassazione contro Tallini: “Sapeva del contesto criminale”

di Gabriella Passariello- Non ci sta la Dda di Catanzaro di fronte alla decisione dei giudici del Riesame di revocare gli arresti domiciliari a Domenico Tallini indagato nellโ€™inchiesta Farmabusiness, smontando le ipotesi di accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio politico-mafioso. I magistrati della distrettuale, nelle persone del procuratore capo Nicola Gratteri, dellโ€™aggiunto Vincenzo Capomolla e dei sostituti Domenico Guarascio e Paolo Sirleo, hanno proposto ricorso in Cassazione, per ottenere lโ€™annullamento del provvedimento dei giudici del collegio, la cui motivazione viene definita illogica e contraddittoria (LEGGI ANCHE).

La versione del Riesame

Il Tribunale del riesame, pur ย ammettendo la stretta e prolungata vicinanza, per alcuni anni, dellโ€™indagato a โ€œpersonaggi ambigui come Domenico Scozzafava e Paolo De Soleโ€ e lโ€™attivismo dello stesso Tallini nellโ€™affare del consorzio prima e della societร  farmaceutica dopo, ย non smentisce che il politico abbia potuto orbitare per lungo tempo in una zona grigiaโ€, ย propendendo tuttavia per un sospetto che non supera la soglia della gravitร  indiziaria. Sospetti che non consentono di confermare la consapevolezza di Tallini di agire in un contesto mafioso. Considerazioni analoghe, vengono fatte dal Riesame per il voto di scambio politico mafioso: non puรฒ stabilirsi in modo pacifico se Tallini fosse realmente consapevole di ottenere, quale contropartita del suo intervento, un ampliamento del consenso elettorale attraverso lโ€™intervento delle cosche. Il collegio concorda con il gip, sullโ€™interesse concreto sia della cosca sullโ€™affare dei farmaci, che dellโ€™allora assessore al personale della Regione Calabria, riconoscendo che ย Scozzafava, era ritenuto lโ€™anello di congiunzione tra il mondo politico-istituzionale in cui gravitava il politico e quello criminale della cosca Grande Aracri. ย In particolare il collegio prende atto che, con riferimento alla realizzazione del Consorzio farmaceutico Farmaitalia, il compendio intercettivo, fin dal 2013, dimostrava comeย  Scozzafava, insieme a De Sole, si prodigasse โ€œper la concreta realizzazione coinvolgendo da subito lโ€™assessore Talliniโ€ e nello stesso tempo โ€œsi teneva in contatto con figure gravitanti nel contesto criminaleโ€, come dimostrato dal coinvolgimento nellโ€™affare di un ย โ€œcommercialistaโ€, identificato poi in Salvatore Grande Aracri, nipote del boss di Cutro Nicolino. Il Riesame dallโ€™esito delle intercettazioni evidenzia il continuo attivismo di Scozzafava, la prosecuzione dei contatti con Tallini, volti alla concretizzazione del progetto imprenditoriale legato al consorzio Farmaitalia, e il coinvolgimento nello stesso della cosca Grande Aracri che si manifestano durante il summit del 7ย  giugno 2014 nella tavernetta del boss Nicolino. I giudici di seconde cure riconoscono inoltre โ€œโ€ฆla straordinaria rilevanza di quella riunione โ€ฆโ€, che ย โ€œโ€ฆrappresenta ย un momento cruciale di sintesi degli interessi della cosca e di pianificazione di investimenti sicuriโ€, ammettendo inoltre, che โ€œassume una certa rilevanza la circostanza che lโ€™oggetto della discussione nel corso della stessa riunione vertesse anche su una figura istituzionale in grado di rimuovere eventuali ostacoli nel corso dellโ€™iter burocratico.

โ€œPiena conoscenza di Tallini del contesto criminale cutreseโ€

In sostanza cโ€™era ย โ€œla volontร  della cosca di ricercare, nellโ€™ambito del progetto del consorzio, un referente istituzionale in grado di eliminare eventuali muri durante lโ€™iter burocratico. Tallini era considerato un politico affidabile e raggiungibile in grado di agevolare con il proprio intervento la realizzazione del progettoโ€. Per i giudici del collegio ย โ€œnon appare plausibile โ€“ e su questo si concorda con il gip e con lโ€™Ufficio di Procura โ€“ che la cosca abbia scelto a caso il suo referente istituzionale nel corso di un summit programmatico in cui si pianificavano investimenti di denaro senza avere avuto prima garanzia di affidabilitร  e collaborazioneโ€. Premesse, per la Dda, contrastanti con le conclusioni, dal momento che non si comprende, perchรฉ Tallini deve considerarsi un aggancio istituzionale โ€œinconsapevoleโ€, se nello stesso tempo lo si cataloga come referente affidabile dagli stessi esponenti apicali della cosca. ย E la Procura distrettuale non prescinde dalla conversazione tra Scozzafava e De Sole, nella quale si aveva conferma dellโ€™incontro โ€œelettoraleโ€ avuto da Tallini con i โ€œsoggettiโ€ di Cutro, sottolineando che il Riesame trascura di rilevare che i due interlocutori commentavano come lโ€™assessore Tallini fosse rimasto particolarmente soddisfatto dellโ€™esito dellโ€™incontro. Tantโ€™รจ che โ€œScozzafava afferma: โ€œe parlavamoโ€ฆ ehโ€ฆ e va beneโ€ฆ รจ rimasto contento perรฒ Mimmo (ndr. Domenico Tallini)ย  ย e De Sole risponde: โ€œSiโ€ฆ siโ€ฆ te lโ€™ho dettoโ€ฆ lโ€™ho sentito abbastanza contentoโ€ฆ ora gli sto fissando pure dei giriโ€ฆ in delle farmacieโ€ฆ anziโ€ฆ anziโ€ฆ ora ci da a noi il materiale e quindi poiโ€ฆ casomaiโ€ฆ glielo porti alle varie farmacie che giร  stanno prendendo degli impegniโ€ฆโ€). Tra lโ€™altro nellโ€™interrogatorio di garanzia ย Tallini, nel tentativo di prendere le distanze da un contesto compromettente, ricostruiva la vicenda in maniera difforme rispetto alle risultanze intercettive, riferendo il 24 dicembre 2020:ย ย  โ€œโ€ฆAllora quando io ho saputo che erano persone di Cutro, va bene, mi sono permesso di chiamare Paolo De Sole e di dirgli ย assolutamente che non si dovevano permettere piรน di fare avvicinare nel mio ufficio persone che fossero rappresentanti di questaโ€ฆ Io ho detto a chi mi ha presentato questi signori assolutamente che non si permettessero piรน, perchรฉ io non voglio sapere se sono architetti, se sono geni, se sonoโ€ฆ per quella che รจ la mia esperienza da me persone che vengono da questi Comuni io non ne voglio nรฉ vedere nรฉ parlarciโ€. Una versione da cui si โ€œpuรฒ comprendere che il politico aveva ย la percezione della riconducibilitร  dei visitatori al contesto criminale cutreseโ€, ma che รจ distonica rispetto a quanto dichiara nella conversazione intercettata, in cui si dice soddisfatto dellโ€™incontro. Poco credibile รจ anche lโ€™affermazione secondo cui il politico, non โ€œaddentrato nel settore giudiziario, non era tenuto ad avere una conoscenza approfonditaโ€ delle vicende giudiziarie che riguardavano la famiglia Grande Aracri. Non poteva non essere a conoscenza del processo Aemilia, che ha avuto un notevole impatto a livello locale e nazionale. โ€œE da come puรฒ desumersi dallโ€™interrogatorio di garanzia, Tallini aveva piena conoscenza del profilo criminale che riguardava la cittร  di Cutro e che notoriamente derivava dalla presenza della cosca criminale dei Grande Aracri, interessata anche da precedenti clamorose vicende giudiziarieโ€.

โ€œLโ€™informazione ricevuta dal figlioโ€

La Dda si sofferma sulla figura del figlio di Tallini, Giuseppe, che viene a conoscere della presenza della famiglia Grande Aracri nellโ€™affare Farmaeko, senza informare il padre. Nellโ€™interrogatorio di garanzia il politico dichiara:โ€œMa io faccio una riflessione, dottore, da una parte si dice che io ero consapevole che quella era diciamo una attivitร  delle cosche, poi praticamente mi dovrei meravigliare perchรฉ mio figlio non mi dice nulla. Lui si spaventa perchรฉ mi conosce, sa che anche in famiglia io ho impartito quei valori, i valori sono di stare lontano da questi ambientiโ€. Dichiarazioni poco convincenti per la Dda, โ€œil figlio di Tallini aveva certamente dato importanza alla vicenda, tantโ€™รจ ne aveva parlato con De Soleโ€ ed appare poco credibile, che questo tipo di informazione non sia stata condivisa in famiglia, posto che lo stesso Riesame nel provvedimento dร  conto del fatto che il figlio riferiva al padre gli aspetti significativi della gestione dellโ€™attivitร  imprenditoriale, finanche in unโ€™occasione di un intervento della Forze dellโ€™ordineโ€.

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