Il consigliere comunale di Catanzaro con delega ai Trasporti, Gregorio Buccolieri, non usa mezzi termini per definire la scelta iniziale della Regione Calabria di aumentare le tariffe del trasporto pubblico locale. In una nota ufficiale, Buccolieri parla di una decisione “avventatezza” e “irresponsabile”, sottolineando che avrebbe colpito le fasce di popolazione più deboli e sarebbe andata contro le politiche di sostenibilità ambientale. La successiva decisione dell’assessore Gallo di sospendere gli aumenti, in vigore dal 1° settembre, è vista da Buccolieri come una marcia indietro “inevitabile”, frutto di una “posizione politica forte” assunta a difesa del potere d’acquisto dei cittadini.
Confronto necessario, al di là delle elezioni
Buccolieri non nasconde i suoi dubbi sulla motivazione dietro la sospensione, ipotizzando che possa essere legata all’imminente “appuntamento elettorale d’autunno”. L’auspicio, però, è che si tratti di una reale volontà di aprire un confronto serio e non di una semplice “corsa ai ripari”. La necessità di un tavolo di confronto è, a suo dire, “certa e nulla ha a che fare con le prossime elezioni”. Il tema tocca la vita quotidiana di “famiglie, studenti, lavoratori” già gravati da un’inflazione che “sega le gambe al potere di acquisto dei salari”.
Il problema specifico di Catanzaro: chilometri e sostenibilità
Oltre alla questione generale degli aumenti, il consigliere solleva un problema specifico che riguarda la città di Catanzaro: la progressiva e “significativa” riduzione del chilometraggio assegnato alla municipalizzata del capoluogo da parte della Regione. “Una scelta che non intendiamo subire oltre”, afferma Buccolieri, che promette di affrontare la questione con la futura giunta regionale. A suo avviso, questa politica è in palese conflitto con le politiche energetiche e di sostenibilità ambientale che l’amministrazione comunale sta portando avanti. Il tema, dunque, non è solo economico, ma anche strategico e di pianificazione urbana.