La Guardia di Finanza di Cosenza, su delega della Procura della Repubblica di Paola, ha messo in campo l’operazione Tax Free Cars per smascherare un sofisticato schema di frode fiscale nel settore delle autovetture. L’operazione ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.
Un colpo al crimine fiscale
La manovra, nata dall’analisi approfondita di dati e informazioni raccolte durante una verifica fiscale effettuata dalla Tenenza di Scalea, ha evidenziato come una società nel commercio di auto, stesse sottraendo al fisco ingenti somme mediante la falsificazione di documenti e la manipolazione delle dichiarazioni IVA.
Falsificazione e sottrazione di redditi
Secondo l’accusa, il sistema fraudolento, orchestrato dal rappresentante legale della società insieme a un amministratore di fatto e un collaboratore occulto, ha permesso di evadere l’Iva e sottrarre al fisco redditi per circa 10 milioni di euro. Per gli inquirenti il meccanismo si basava sulla produzione di documenti contabili fasulli e la presentazione di dichiarazioni fiscali non veritiere, un inganno che ha compromesso la corretta allocazione delle risorse economiche e danneggiato la concorrenza leale nel mercato delle auto.
Sequestri e beni interessati
In esecuzione del provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Paola, sono state messe sotto sequestro somme di denaro depositate sui conti correnti societari, insieme a diciannove immobili e tre motoveicoli. Questi beni, intestati alle persone indagate o sotto il loro controllo, ammontano complessivamente a circa 5 milioni di euro e rappresentano un duro colpo alle attività illecite.