12 Agosto 2025
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Calabria

Torrente Raganello, il Comune di Civita chiude il progetto di monitoraggio e promuove un convegno sul rischio

L'ente comunale illustra il lavoro svolto insieme ad enti di ricerca, università e autorità regionali. Miglioramenti per la sicurezza dei sentieri e nuovi strumenti di controllo del torrente

Si terrà il 19 giugno alle ore 16:30 presso il Castello di Kruja, nel centro storico di Civita (CS), il convegno conclusivo del progetto di monitoraggio del bacino del Torrente Raganello, promosso dal Comune in collaborazione con Università, Istituti di Ricerca, Autorità Regionali e il Parco Nazionale del Pollino.

L’incontro sarà l’occasione per presentare pubblicamente i risultati ottenuti, le strategie di mitigazione del rischio idrogeologico e gli interventi finalizzati a migliorare la fruibilità in sicurezza dei percorsi escursionistici della zona.

I due filoni del progetto: monitoraggio e infrastrutture

Sono due i grandi filoni di intervento che abbiamo realizzato con questo progetto – ha spiegato il sindaco di Civita, Alessandro Tocci –. Il primo riguarda il monitoraggio: grazie ai sensori e ai radar installati lungo il corso del torrente, possiamo rilevare in tempo reale i livelli d’acqua e le eventuali variazioni repentine, trasmettendo poi i dati alle autorità competenti e integrandoli con i sistemi ufficiali della Protezione Civile“.

“Il secondo filone – ha aggiunto Tocci – è più infrastrutturale: riguarda gli interventi in itinere sui percorsi escursionistici, finalizzati a migliorare la segnaletica, a ripristinare o consolidare le zone più soggette a erosione, rendendo così i sentieri più sicuri e fruibili per i turisti”.

Un appuntamento tra scienza, prevenzione e turismo esperienziale

Durante il convegno saranno illustrate anche le esperienze maturate nel corso del progetto e verranno condivise le buone pratiche replicabili in altri piccoli bacini calabresi. La giornata vedrà la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e appassionati di turismo naturalistico ed esperienziale, a testimonianza della crescente attenzione verso modelli di fruizione del territorio che coniughino sicurezza e sostenibilità.

L’iniziativa si inserisce nel solco di un impegno costante per la tutela ambientale e la valorizzazione del patrimonio naturale, elementi centrali nello sviluppo del borgo arbëreshë alle porte del Parco del Pollino.

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