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12 Dicembre 2025
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Cosenza “sotto assedio”: il presidente del Consiglio comunale scrive al Prefetto e lancia “l’allarme sicurezza”

Dalla brutale aggressione a un agente alle risse in centro città, Giuseppe Mazzuca denuncia una spirale di violenza urbana e chiede un tavolo urgente tra istituzioni e forze dell’ordine

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In una lettera indirizzata al Prefetto di Cosenza, il presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Mazzuca, ha lanciato un allarme netto e senza ambiguità sulla recente crescita della violenza urbana nel capoluogo calabrese. Il documento, firmato da Mazzuca, non usa mezzi termini per raccontare la percezione di una comunità in difficoltà: quella che un tempo era considerata una città vivibile, oggi rischia di trasformarsi in un contesto segnato da episodi di crescente durezza.

Secondo la missiva, non si tratterebbe di azioni episodiche ma di una «ingravescente spirale criminosa» che minaccia sia l’ordine pubblico sia lo spirito di coesione sociale che lega i cittadini cosentini.

Un mosaico inquietante di episodi violenti

Nel documento ufficiale, Mazzuca ricostruisce quanto accaduto nelle ultime settimane, mettendo in fila i fatti più eclatanti. Fa riferimento alla brutale aggressione subita da un agente della polizia locale, definita come “l’ultima tessera di un mosaico composito e allarmante». In filigrana, il presidente del Consiglio inserisce altre vicende che hanno scosso la città: dal pestaggio di un senzatetto alle risse in pieno centro, in particolare in Piazza Loreto, su Viale Giacomo Mancini e nei pressi del McDonald’s, fino all’ aggressione di un uomo anziano su Corso Mazzini”. Per Mazzuca, questi episodi non sono sporadici ma segnali di una tendenza che richiede una lettura d’insieme.

La narrazione dei fatti volutamente dettagliata sottolinea come le strade di Cosenza siano state percepite da molti cittadini come “un teatro di guerra” piuttosto che come un luogo di convivenza civile.

Insicurezza quotidiana e responsabilità istituzionali

Nel cuore della missiva si legge un passaggio che fotografa lo stato d’animo della popolazione: la recrudescenza della violenza avrebbe generato un sentimento di insicurezza e di impotenza tra le persone, da tempo abituate a vivere in una realtà urbana tranquilla. Per Mazzuca, questo clima non può essere ignorato dalle istituzioni che, a suo avviso, hanno il dovere di intervenire con tempestività e decisione.

Nella lettera si afferma che “lo Stato e le Istituzioni hanno il dovere di far sentire forte e vibrata la loro voce”, evidenziando l’urgenza di una risposta articolata, che non si limiti alla repressione ma preveda anche prevenzione e un impegno sociale diffuso.

La proposta di un piano di azione strutturato

Per il presidente del Consiglio Comunale, la sicurezza non è un concetto astratto o opzionale: è, nelle sue parole, “un bene comune e un obiettivo primario dei poteri pubblici”. Nel testo ufficiale Mazzuca propone un piano di azione strategico che combini repressione, prevenzione e interventi sociali, con un’attenzione particolare alla maggiore presenza della Polizia sul territorio.

Ribadisce inoltre la necessità di una risposta corale delle istituzioni, chiamando in causa non solo l’organo consiliare da lui presieduto ma anche il governo municipale e le forze dell’ordine.

La richiesta formale al Prefetto

L’atto formale si conclude con una richiesta molto precisa: convocare, “con la massima urgenza“, un tavolo di concertazione presieduto dal Prefetto, che possa riunire il Sindaco di Cosenza e i rappresentanti delle forze dell’ordine per individuare “all’unisono” i provvedimenti necessari per fronteggiare e neutralizzare l’escalation di violenza urbana.

Mazzuca sottolinea che la sicurezza non è «un lusso» ma «la pre-condizione della dignità della comunità amministrata», auspicando la «favorevole adesione» del Prefetto alla sua richiesta.

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