“Figlio del pentito, tu sei il figlio dell’infame”. Con queste parole, cariche di odio e vendetta, è iniziata una violenta aggressione a Cosenza. La vittima è A.M., un diciannovenne, figlio di Gianluca Maestri, noto collaboratore di giustizia cosentino. La madre del ragazzo ha sporto denuncia ai Carabinieri, assistita dall’avvocato Michele Gigliotti, per un fatto che getta una luce sinistra sul mondo criminale della città.
Un assalto in pieno giorno
I fatti, secondo quanto denunciato, risalgono allo scorso 5 agosto. Una “quarantina di uomini di etnia rom, originari di Cosenza e Cassano allo Ionio” avrebbe circondato il giovane, riempiendolo di calci e pugni. Un’aggressione in piena regola, consumata a pochi passi da una casa funeraria e da un locale dove era in corso una festa. La violenza sarebbe stata motivata proprio dalla scelta del padre, che ha deciso di “cambiare vita e abbandonare la galassia criminale bruzia”. La madre, dopo aver ricevuto la telefonata del figlio in evidente stato di shock, ha aggiunto di aver tentato più volte, senza successo, di chiamare i soccorsi. Le telecamere di videosorveglianza della zona potrebbero fornire indizi cruciali per le indagini dei Carabinieri.
Chi è Gianluca Maestri
Gianluca Maestri è una figura nota alle forze dell’ordine. Ha iniziato a collaborare con la giustizia all’inizio del 2024. Coinvolto nelle inchieste “Reset” e “Athena” contro la ‘ndrangheta cosentina, è considerato uno dei promotori e organizzatori dell’associazione degli “Zingari”, con legami strategici con Gennaro Presta. La sua decisione di collaborare ha evidentemente scatenato una reazione violenta, che ora colpisce i suoi familiari.