27 Ottobre 2025
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Minori fatti scendere dal bus, scoppia la polemica a Catanzaro. Zorros accusa, l’Amc si difende: “Controlli regolari”

Video, accuse e smentite: la società parla di “diffamazione” e annuncia azioni legali, il consigliere comunale Costanzo chiede chiarezza. L’autore del filmato replica: “Voglio solo la verità”

Un video pubblicato sui social da Andrea Paonessa, conosciuto come Zorros, ha scatenato una polemica virale contro l’Amc, la società partecipata del Comune di Catanzaro che gestisce il trasporto pubblico urbano. Nel filmato, divenuto rapidamente di dominio pubblico, si sostiene che due minori sarebbero stati fatti scendere da un autobus prima della fermata per presunte irregolarità nei loro abbonamenti.

Secondo quanto riportato dall’autore del video, i due ragazzi avrebbero mostrato un abbonamento ritenuto falso dal controllore, che li avrebbe quindi invitati a lasciare il mezzo in una zona lontana dalla destinazione finale, nei pressi del Motel Agip, lungo il viadotto Kennedy. “Se malauguratamente fosse successo qualcosa a quei ragazzi, chi ne avrebbe risposto?”, afferma Paonessa nel suo video, sottolineando che il suo intento non era diffamare ma “difendere i cittadini e chiedere rispetto per le persone”. L’autore, conosciuto per i suoi interventi satirici e sociali, ha respinto con forza l’accusa di diffamazione: “Non ho offeso nessuno, sono stato contattato da un genitore di un ragazzo minorenne. Ho solo raccontato i fatti”.

La replica dell’Amc: “Verifiche regolari, nessuna irregolarità”

La risposta dell’Amc è arrivata con una nota ufficiale dai toni fermi. La società ha definito il video “un tentativo di screditare l’azienda e il lavoro dei suoi dipendenti”, precisando che le verifiche interne – supportate dalle immagini delle telecamere di bordo e da altre registrazioni – hanno confermato “la piena correttezza dell’operato dei verificatori”.

Secondo la ricostruzione aziendale, “uno dei controllori ha effettuato il controllo a mezzo fermo, mentre l’altro operava a terra sul viadotto Kennedy. Entrambi hanno poi proseguito regolarmente il servizio sulla linea 8 fino al termine del turno”. L’Amc ha inoltre annunciato di aver “dato mandato ai propri legali di agire nelle sedi competenti contro chiunque diffonda notizie false e offensive”, sottolineando la volontà di tutelare l’immagine della società e dei propri dipendenti.

L’intervento del consigliere comunale Sergio Costanzo

Sulla vicenda è intervenuto anche Sergio Costanzo, consigliere comunale di Forza Italia, che ha invitato l’azienda alla massima trasparenza. “Non è mia intenzione alimentare polemiche mediatiche, né puntare il dito contro qualcuno – ha dichiarato – ma Amc deve spiegare come è andata, supportando la ricostruzione con dati certi e poi, solo dopo, si capirà che strada deve prendere eventualmente la giustizia“.

Costanzo ha posto l’accento sul tema della sicurezza dei minori che utilizzano il trasporto pubblico: “Se pure il controllore avesse ritenuto falso l’abbonamento mostrato dal ragazzo, avrebbe dovuto chiedere l’intervento dei genitori, identificarli e, se necessario, procedere con una denuncia formale. Invece, secondo il racconto circolato sui social e non smentito nel merito, i due minori sarebbero stati fatti scendere lontano dalla loro destinazione”. Il consigliere ha concluso chiedendo all’azienda di “fornire una versione documentata e verificabile dei fatti, a tutela di tutti”.

La contro-narrazione di “Zorros”: “Mostrate i video”

Nel suo lungo intervento social, Zorros ha insistito sul fatto che l’Amc dovrebbe rendere pubbliche le immagini a supporto della propria versione: “Se avete i video, mostrateli. Noi cittadini vogliamo vedere. Io mi assumo le mie responsabilità. Non ho mai diffamato nessuno, voglio solo che si rispetti la verità e la dignità delle persone.”

Paonessa ha ricordato anche altri episodi in cui avrebbe documentato comportamenti discutibili sui bus cittadini, ma ha tenuto a precisare: “Non percepisco alcuno stipendio, non cerco visibilità. Difendo chi non può difendersi.

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