È originario del comune di Caccuri, nel Crotonese, il giovane di vent’anni, Luca Girimonte, coinvolto nel drammatico incidente stradale a Roma che ha causato la morte della coetanea romana Beatrice Bellucci. A parlare è stato Giuseppe Girimonte, padre di Luca, che in un’intervista rilasciata al Messaggero ha fornito la versione del figlio sulla dinamica dell’accaduto.
“Mio figlio è stato tamponato, non si ricordava più niente” ha dichiarato. Il racconto del giovane, che viaggiava sulla Via Cristoforo Colombo in direzione del centro, riferisce di aver “sentito un botto, e l’auto andare fuori controllo”.
Giuseppe Girimonte ha inoltre risposto alle speculazioni circolate in merito alla presunta velocità elevata della BMW guidata dal figlio, respingendole con forza: “Leggo in giro che mio figlio andava a 150 all’ora. Per me è fantascienza. Mio figlio è un ragazzo senza grilli per la testa, ci tiene alla macchina e non si sogna di commettere certe bravate”. La famiglia ha espresso incredulità rispetto a queste ricostruzioni non verificate, ribadendo la totale fiducia nell’operato degli inquirenti.
Le indagini e la ricerca della verità
Sull’incidente, la Procura indaga per il reato di omicidio stradale. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti l’auto su cui viaggiava Beatrice Bellucci sarebbe stata violentemente colpita dalla BMW guidata da Luca Girimonte. Nei confronti del ventenne sono stati eseguiti i protocolli di verifica di rito, inclusi i test su droga e alcol.
Contemporaneamente, le autorità stanno concentrando le verifiche su velocità, dinamica complessiva del sinistro e, in particolare, sulla possibile responsabilità di altri veicoli. Alcune testimonianze, infatti, hanno suggerito la presenza di un’altra BMW coinvolta nell’incidente, un veicolo che non si sarebbe fermato, facendo perdere le proprie tracce.
La Polizia Locale sta procedendo all’acquisizione delle immagini delle telecamere di un ampio tratto dell’arteria stradale che collega Roma con la zona di Ostia. Resta, inoltre, al vaglio degli inquirenti l’ipotesi di una vera e propria corsa tra varie auto che potrebbe aver preceduto e causato il fatale schianto.
In attesa di tutti gli accertamenti, Giuseppe Girimonte ha invitato a non trarre conclusioni affrettate: “Solo gli investigatori potranno stabilire la verità. Noi siamo in attesa, fiduciosi che emergano i fatti reali”.




