Una serata di tensione e paura si è conclusa con un lieto fine nel Parco nazionale del Pollino. Un escursionista di 46 anni, originario di Acri, è stato soccorso ieri sera dopo essere stato punto da uno sciame di vespe sul Monte Palanuda. L’uomo, in preda a un forte malore e a un comprensibile stato di shock, è stato raggiunto e messo in sicurezza dai tecnici del Soccorso Alpino calabrese.
La richiesta di aiuto e il pronto intervento
L’allarme è scattato quando l’uomo, mentre si trovava sul sentiero 635A e faceva rientro verso i Piani di Novacco, ha avvertito un malore a seguito delle multiple punture. Ha subito contattato la centrale del 118, che ha prontamente allertato il Soccorso Alpino. I tecnici di guardia attiva si sono immediatamente mobilitati per raggiungere l’escursionista, geolocalizzato grazie al contatto telefonico.
Monitoraggio e supporto psicologico
Mentre una squadra si preparava a intervenire, gli operatori hanno mantenuto un costante contatto telefonico con il 46enne. Questo ha permesso di monitorare le sue condizioni, seguirne la sintomatologia e, non meno importante, offrirgli un supporto psicologico fondamentale. L’uomo, sebbene impaurito, è rimasto collaborativo, facilitando le operazioni di soccorso.
Il salvataggio e le cure
Una volta raggiunta la sua posizione, i tecnici del Soccorso Alpino hanno stabilizzato l’escursionista e lo hanno accompagnato in sicurezza. All’arrivo ai Piani di Novacco, l’uomo è stato affidato al 118, pronto a prestargli le cure mediche necessarie per le reazioni allergiche causate dalle punture delle vespe. L’intervento si è concluso con successo, dimostrando ancora una volta l’importanza e la professionalità del Soccorso Alpino in ambiente montano.