Ancora violenza armata nel cuore della Piana di Gioia Tauro. Ieri, nel centro cittadino di Rosarno, sono stati esplosi colpi di arma da fuoco contro un negozio, l’auto di un avvocato e una civile abitazione. Un episodio grave che, in qualunque democrazia, avrebbe generato reazioni istituzionali immediate. Ma in Calabria, ancora una volta, domina il silenzio assordante delle istituzioni.
“Dove sono le autorità?”
A denunciare l’accaduto e l’assenza di una risposta politica è l’associazione “La Tazzina della Legalità”, attraverso una nota dura e diretta: “Dove sono le autorità regionali e nazionali? Dov’è il presidente della Regione, dove sono i parlamentari calabresi, i componenti delle Commissioni Antimafia e Antindrangheta, il sottosegretario all’Interno?”, si legge in una nota. Il direttivo dell’associazione ha annunciato che invierà una lettera ufficiale al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio e al Ministro dell’Interno, denunciando l’abbandono sistemico dei territori calabresi da parte dello Stato.
“Chi tace è complice, chi minimizza è responsabile”
“La situazione ci è sfuggita di mano“, scrivono. Lo Stato non può più tollerare questa spirale di intimidazioni, di violenza e di omertà che minaccia la vita dei cittadini onesti. La Calabria non ha bisogno di passerelle, ma di una presenza costante, concreta e coraggiosa“. Il comunicato si chiude con un appello civile: “Chi tace è complice, chi minimizza è responsabile. Noi continueremo a denunciare. La Calabria merita giustizia, sicurezza, rispetto“. L’associazione ribadisce infine il proprio impegno: “Non ci fermiamo. Non ci abituiamo. Continueremo a denunciare“.