La Calabria accoglie il meglio della saggistica italiana con il Premio Letterario Caccuri, che quest’anno ha assunto una forma diffusa con tappe nei borghi di Caccuri, Cleto e Bova. L’edizione 2025, la quattordicesima, è iniziata lo scorso 27 luglio e proseguirà fino al 10 agosto, in un fitto programma di eventi tra letteratura, teatro, musica e divulgazione. “Un’iniziativa che trasforma la cultura in motore di sviluppo”, ha commentato Adolfo Barone, presidente dell’Accademia dei Caccuriani.
Il paesaggio interiore della Calabria e le nuove sfide
La giornata dell’8 agosto si apre alle 10:30 nella villa comunale di Caccuri con Francesco Bevilacqua, che conduce il pubblico in un viaggio emozionale attraverso “Calabria, il paesaggio perduto e ritrovato”. Un racconto intimo e profondo, che unisce osservazione del territorio e riflessione sul senso di appartenenza a una terra dalle radici antiche.
Nel pomeriggio, alle 17:00, “I libri al Castello” animano le stanze storiche della fortezza normanna con appuntamenti letterari diffusi e interazioni con gli autori.
La sera, nel suggestivo piazzale della chiesa della Riforma, prende forma uno dei momenti più attesi. A condurre l’evento sono Vittoriana Abate e Savino Zaba, volti noti del giornalismo e dello spettacolo. Si parte con Adriana Pannitteri, che presenta il suo romanzo “Di me, folle, e di mia zia Clarabella” (Castelvecchi), in dialogo con la scrittrice Assunta Morrone. Un libro che indaga le pieghe della mente e della memoria familiare.
Spazio poi al talk dedicato alle “Nuove prospettive per la provincia di Crotone”, un confronto a più voci con ospiti d’eccezione: mons. Alberto Torriani, arcivescovo di Crotone e Santa Severina, Domenico Guarascio, procuratore della Repubblica, Michele Affidato, orafo della Santa Sede, e lo scrittore e vaticanista Marco Roncalli.
Il programma prosegue con la presentazione di “Inferi” (Aliberti), ultimo libro dell’imprenditore e testimone di legalità Antonino De Masi, che dialogherà con il giornalista RAI Paolo Di Giannantonio. A chiudere il ciclo delle presentazioni sarà Alessandro Cassieri, autore di “Tra Russia e Ucraina. Diario del conflitto dalle origini a oggi” (Rai Libri), in dialogo con Antonietta Cozza, assessora alla Cultura del Comune di Cosenza.
La serata si chiude con la musica che ha fatto la storia della canzone italiana, grazie alla partecipazione de I Cugini di Campagna, capaci di coinvolgere ogni generazione con il loro repertorio senza tempo.
Antonella Viola cittadina onoraria, Mollica e Ruffini tra i protagonisti
Il 9 agosto si apre con un momento istituzionale di grande significato. Alle 18:00, al Castello, si terrà un Consiglio comunale straordinario per il conferimento della cittadinanza onoraria alla scienziata Antonella Viola, figura simbolo della divulgazione scientifica nel nostro Paese.
In serata, sul palco di piazza della Riforma, i conduttori Valentina Bendicenti e Gianluigi Nuzzi guideranno il pubblico tra parole, teatro e riflessione. Da Roma, in collegamento, sarà Vincenzo Mollica a regalare un saluto speciale al Festival.
Lo scrittore e storico Giordano Bruno Guerri presenterà “Benito. Storia di un italiano” (Rizzoli), in dialogo con Paolo Di Giannantonio, mentre Simone Barbato porterà il suo “Show” tra comicità e musica. Il sociologo e antropologo Vito Teti offrirà una riflessione sul rapporto tra identità e territorio, attraverso il suo “Restare e (è) viaggiare”, in dialogo con la scrittrice Angela Bubba.
Attesissimo l’intervento di Antonella Viola, protagonista di una lectio magistralis dal titolo “Dormire, forse sognare”, che esplorerà il valore del riposo tra neuroscienze, benessere e dimensione umana. A concludere, l’attore Paolo Ruffini porterà in scena lo spettacolo teatrale “Presente”, un inno alla resilienza e all’inclusione.
In finale i grandi temi dell’attualità
La serata conclusiva del 10 agosto si preannuncia come uno dei momenti più intensi del Premio Caccuri 2025, con il confronto tra i quattro finalisti della sezione saggistica. A condurre l’incontro saranno i giornalisti Valentina Bendicenti e Gianluigi Nuzzi, che accompagneranno il pubblico in un viaggio tra le opere selezionate.
In gara ci sono Gad Lerner, con il suo libro “Gaza. Odio e amore per Israele”, un’analisi lucida e personale del conflitto israelo-palestinese; Monica Maggioni, che in “Spettri” esplora le paure e le tensioni geopolitiche del presente; Alessandro Sallusti, autore de “L’eresia liberale”, riflessione critica sull’identità del pensiero liberale in Italia; e Gennaro Sangiuliano, con “Trump. Vita di un presidente contro tutti”, un ritratto approfondito del presidente americano e del suo impatto globale.
Sarà una giuria mista, composta da membri popolari e nazionali – 110 in tutto – a decretare il vincitore assoluto, che riceverà la prestigiosa Torre d’Argento, realizzata per l’occasione dal maestro orafo Michele Affidato.
Caccuri e il valore della cultura nei piccoli centri
Il borgo di Caccuri, tra i più belli d’Italia, è il cuore pulsante del festival. Il Premio ha ricevuto negli anni l’attenzione del Quirinale, con la Medaglia al valore culturale assegnata dall’ex presidente Giorgio Napolitano. “Progetti come il Premio Caccuri mostrano il potenziale culturale dei nostri borghi e contribuiscono a valorizzare l’identità calabrese”, ha ribadito l’organizzazione.