Lo storico borgo di Caccuri, nella Sila crotonese, ancora una volta al centro dell’attenzione culturale. La manifestazione, organizzata dall’Accademia dei Caccuriani guidata da Adolfo Barone e Olimpio Talarico, è raccontata in un documentario firmato da Vittoriana Abate e Cataldo Calabretta, che restituisce l’atmosfera unica di un evento capace di trasformare un piccolo paese calabrese in un crocevia di idee e riflessioni.
La vittoria di Gad Lerner e i finalisti
Quest’anno la Torre d’Argento, realizzata dal maestro orafo Michele Affidato, è andata a Gad Lerner con “Gaza. Odio e amore per Israele” (Feltrinelli). Pari merito sul podio gli altri tre finalisti: Monica Maggioni con “Spettri” (Longanesi), Alessandro Sallusti con “L’Eresia liberale” (Rizzoli) e Gennaro Sangiuliano con “Trump. Vita di un presidente contro tutti” (Mondadori).
L’intervista a Nicola Gratteri
Il documentario riserva ampio spazio a Nicola Gratteri, oggi procuratore di Napoli ma da sempre legato al Premio. Un’intervista che aggiunge spessore a un racconto già ricco di voci, tra cui quelle di Giordano Bruno Guerri, Claudia Eccher, Paolo Ruffini, Maurizio Nieri, Adriana Pannitteri, Morgan e molti altri protagonisti dell’edizione 2025.
Dallo scorso anno al vertice di Rai San Marino RTV c’è l’attuale direttore generale della Rai Roberto Sergio, che ne ha assunto l’interim.
Il riconoscimento del Quirinale
Il Premio Caccuri si conferma punto di riferimento per la saggistica italiana, sostenuto dal riconoscimento del Presidente della Repubblica, che ha conferito la Medaglia al Valore Culturale. Un riconoscimento che premia l’impegno dell’Accademia dei Caccuriani nel promuovere la lettura e la cultura, soprattutto nelle aree periferiche.
Lo slogan 2025
“Una storia da scrivere insieme”: questo il motto scelto per l’edizione 2025, che riassume la vocazione del Premio a costruire una narrazione corale, fatta di confronto e condivisione.

