Un’ipotesi industriale che ha già acceso il dibattito, ma che per i sindaci di San Ferdinando e Gioia Tauro rappresenta una sfida da affrontare con razionalità, trasparenza e coinvolgimento delle comunità locali. Dopo la visita del ministro Urso e del presidente Roberto Occhiuto, il sindaco Luca Gaetano interviene pubblicamente sull’ipotesi di investimento legato alla produzione di acciaio green nella zona retroportuale, definendola «una possibile occasione di riscatto» per un’area finora sottosviluppata.
Consigli comunali aperti e partecipazione popolare
Nel caso in cui l’ipotesi progettuale dovesse concretizzarsi, il Comune di San Ferdinando convocherà un consiglio comunale aperto per discutere pubblicamente l’iniziativa. Una linea condivisa anche dalla sindaca di Gioia Tauro, Simona Scarcella, pronta ad aprire la sala consiliare a stakeholders e cittadini, per chiarire dubbi e raccogliere osservazioni.
“È fondamentale che le persone siano informate e abbiano il diritto a esprimersi“, afferma Gaetano, “ma è altrettanto importante non sacrificare una potenziale operazione economica strategica sull’altare del populismo e della disinformazione”.
Il progetto e le prospettive per il territorio
Attualmente, si tratta ancora di una ipotesi allo studio, discussa anche nella prima riunione del comitato tecnico interistituzionale, che coinvolge il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Regione Calabria, la Snam, l’Autorità di Sistema Portuale, i due Comuni, il Ministero dell’Ambiente, università ed esperti.
“Parliamo di un investimento che potrebbe trasformare Gioia Tauro in un hub nazionale per l’acciaio green, con applicazioni nei settori dell’aerospazio, della difesa, dell’automotive, dell’agroalimentare e dell’idraulica avanzata“, sottolinea Gaetano.
“Non un progetto calato dall’alto, ma un ecosistema da costruire insieme”
Il sindaco evidenzia anche come, al di là delle polemiche politiche emerse in Puglia sul futuro di Taranto, la convergenza istituzionale sul retroporto calabrese debba essere colta come un’opportunità. “Serve un dibattito serio, nel merito, che sostenga gli amministratori locali, non che paventi scenari apocalittici senza basi. Il nostro obiettivo è creare un ecosistema economico e culturale che attragga investimenti e generi occupazione stabile”, prosegue Gaetano, che chiede al territorio di unirsi in questa sfida collettiva, senza pregiudizi ma con spirito critico e costruttivo.
Attesa per gli sviluppi a Taranto e apertura al confronto
Infine, Gaetano ribadisce che ogni valutazione sarà possibile solo una volta chiarita la fattibilità reale dell’investimento e l’orientamento del governo nazionale sul sito pugliese. “Aspettiamo di vedere cosa accadrà a Taranto. Solo allora potremo valutare pienamente l’opportunità per la Calabria, accogliendo ogni osservazione e garantendo la massima partecipazione popolare“, conclude.