In risposta alle recenti polemiche politiche, AMC S.p.A., l’azienda di trasporto pubblico di Catanzaro, ha deciso di fare chiarezza. Con un comunicato stampa, l’azienda ha smentito le accuse che la dipingono come l’unica responsabile degli aumenti tariffari, sottolineando che tali incrementi sono una diretta applicazione di una delibera regionale del 2019 che lega le tariffe all’andamento dell’inflazione. L’AMC si dichiara priva di margini di manovra e sottolinea che ogni decisione è strettamente legata a quanto stabilito dalla Regione Calabria.
L’azienda si fa carico della sospensione per tutelare i cittadini
In un atto di tutela verso la cittadinanza, e in piena sintonia con le indicazioni del sindaco Nicola Fiorita, l’AMC ha annunciato la sospensione temporanea degli aumenti sui soli abbonamenti ordinari e studenti. Questa misura, pur non risolvendo il problema alla radice, mira a dare un segnale di equità e accessibilità, in particolare per le fasce di utenti più vulnerabili. L’azienda si farà carico, almeno temporaneamente, del mancato introito.
Futuro del servizio in bilico: l’appello alla Regione
Il comunicato lancia però un chiaro avvertimento: se la Regione Calabria non fornirà le risorse aggiuntive necessarie a coprire la riduzione delle entrate, l’AMC sarà costretta a ripristinare gli aumenti tariffari. La stabilità economica dell’azienda, infatti, è la condizione essenziale per garantire la qualità, la continuità e il futuro del servizio di trasporto pubblico. Per trovare una soluzione definitiva, AMC S.p.A. ha chiesto l’attivazione di un tavolo tecnico con tutte le istituzioni coinvolte. L’obiettivo è definire un quadro tariffario che sia sostenibile e che protegga gli utenti senza compromettere la salute finanziaria dell’azienda e, di conseguenza, la qualità del servizio offerto.