22 Ottobre 2025
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Dal 2026 più diritti per chi assiste persone fragili: permessi extra e congedi garantiti

Dal 1° gennaio, chi assiste familiari con malattie gravi o disabilità avrà ulteriori permessi per visite e terapie e potrà usufruire di congedi fino a 24 mesi

Con l’inizio del nuovo anno entra in vigore una revisione della Legge 104 che amplia i diritti di lavoratori e famiglie che si prendono cura di persone con disabilità o malattie gravi. Con la legge 106 del 2025 arrivano dieci ore aggiuntive di permesso retribuito all’anno per visite, esami e terapie, oltre alla conferma dei due anni di congedo straordinario non pagato per chi assiste un familiare con disabilità grave. Le novità riguardano sia i dipendenti pubblici che quelli privati, e rappresentano un passo avanti nel sostegno alle famiglie calabresi e italiane.

Chi può usufruirne?

Possono beneficiarne coloro che sono affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce, o da malattie croniche o invalidanti con grado di invalidità pari o superiore al 74%. Anche chi ha un figlio minorenne con le stesse patologie potrà usufruire dei permessi aggiuntivi. Per tutti sarà necessaria una certificazione medica, con la garanzia che le ore siano retribuite come una normale giornata di malattia. Per i dipendenti privati, il pagamento sarà anticipato dal datore di lavoro e successivamente rimborsato dall’INPS.

Congedo straordinario fino a due anni

Confermata anche la possibilità di richiedere un congedo straordinario fino a 24 mesi per assistere familiari con disabilità grave o per i lavoratori stessi affetti da patologie oncologiche, croniche o invalidanti con elevata percentuale di invalidità. Durante il periodo di congedo, il posto di lavoro è garantito, ma il congedo non è retribuito e non contribuisce alla maturazione di ferie, tredicesima o TFR.

Per i lavoratori autonomi, la sospensione dell’attività è possibile fino a 300 giorni all’anno, sempre con certificazione medica valida e registrata nel fascicolo sanitario elettronico. Al termine del congedo, il lavoratore ha diritto a rientrare al proprio posto e a usufruire dello smart working, se compatibile con le mansioni, senza rischio di demansionamento.

Un passo avanti per il sostegno alle famiglie

Le novità del 2026 rappresentano un rafforzamento concreto della tutela dei lavoratori e delle famiglie che assistono persone fragili. Permessi più ampi e congedi straordinari offrono maggiore flessibilità e sicurezza, garantendo il diritto alla cura senza compromettere il posto di lavoro.

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