L’inflazione frena, ma il potere d’acquisto delle famiglie calabresi continua a ridursi. Sebbene l’Istat abbia confermato un calo dell’indice dei prezzi al consumo dall’1,7% all’1,6% ad agosto, l’Unione Nazionale Consumatori (UNC) e altre associazioni lanciano un allarme chiaro: il raffreddamento รจ solo un “miraggio”. La frenata รจ infatti dovuta principalmente alla flessione dei prezzi energetici, in particolare del gas di cittร (-5,3%), un bene di consumo non essenziale durante la stagione estiva. Al contrario, i costi che incidono direttamente sulla quotidianitร dei cittadini continuano a salire.
Questo scostamento tra dato generale e percezione reale รจ la vera sfida per i bilanci familiari in Calabria, dove il costo della vita, pur se spesso inferiore alle grandi cittร del Nord, รจ una preoccupazione costante.
La stangata alimentare: vegetali e carne in aumento
Il carrello della spesa si fa sempre piรน oneroso. L’Istat rileva che i prezzi nel settore alimentare sono cresciuti su base annua delย 3,8%, con un’accelerazione per i prodotti non lavorati (+5,6%). Le associazioni di tutela dei consumatori quantificano in modo piรน specifico la “stangata”. Secondoย Assoutenti, a paritร di consumi, l’aumento dei prezzi di cibi e bevande vale 6,5 miliardi di euro annui a livello nazionale. A pagare il prezzo piรน alto sono in particolare le famiglie calabresi.
Tra i rincari piรน significativi spiccano: vegetali freschi e refrigerati: +5,1% su base annua, carni: +5,1% su base annua, frutta fresca: +8,8%, con punte del +14,8% per pesche e nettarine, burro: +15,1%, uova: +7%, formaggi e latticini: +6,6%, pomodori: +13,6%.
Secondoย Federconsumatori, per una famiglia media calabrese, le ricadute economiche ammontano a 504 euro in piรน all’anno, di cui benย 190,40 euroย solo per il settore alimentare.
Non solo cibo: i costi di vacanze e scuola
A complicare ulteriormente il quadro economico per i calabresi ci sono i rincari di altri settori chiave, come evidenziato dalย Codacons. I costi legati al turismo e alle vacanze hanno registrato un’impennata: i voli nazionali sono cresciuti delย 23,5%, i traghetti delย 7,8%ย e i pacchetti vacanza delย 10,4%. Anche l’intrattenimento non รจ esente da aumenti, con lidi, piscine e palestre che costano ilย 7,2%ย in piรน.
Ma le brutte notizie non finiscono con l’estate. L’arrivo di settembre porta con sรฉ l’onere della spesa per il ritorno a scuola, con i prezzi del materiale scolastico in media al +4,8% e quelli dei libri di testo al +3,8%, una voce che rappresenta un’altra importante sfida per il bilancio delle famiglie della regione.