Una dura presa di posizione delle segreterie regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs scuote il comparto del commercio e della grande distribuzione in Calabria. Lo sciopero interesserà il settore del commercio e della grande distribuzione organizzata in tutte le festività, coprendo un arco temporale significativo che va dal ponte di Ognissanti fino all’Epifania.
In una nota congiunta, le sigle sindacali hanno espresso profonda critica verso una gestione che considera le festività come “giornate qualsiasi”. Tale prassi, denunciano, “pesa tutto sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio e della grande distribuzione organizzata, costretti a sacrificare salute, affetti e vita sociale per garantire aperture senza limiti e senza senso.”
I sindacati tengono a precisare che la mobilitazione non è un gesto contro i consumatori, ma per le comunità, poiché “la festa è un bene comune, non un orpello da mettere in vetrina“.
L’urgenza di una riforma legislativa regionale
Al centro delle richieste sindacali vi è l’urgente necessità di aggiornare la legge regionale sul commercio in Calabria. Secondo le rappresentanze dei lavoratori, l’attuale normativa è ferma a “un’epoca in cui la conciliazione vita-lavoro non esisteva nel vocabolario politico e la qualità dell’occupazione era un dettaglio opzionale”. I sindacati chiedono una norma moderna che abbia il compito di riportare ordine negli orari e nelle aperture, tutelando la forza lavoro invece di “schiacciarla in un calendario senza pause”.
Le rivendicazioni dei lavoratori
La piattaforma rivendicativa dei sindacati si articola su quattro punti fondamentali volti a migliorare le condizioni di lavoro e la dignità del comparto:
Organizzazione dei turni più umana: Rispettare in modo sostanziale la vita privata e sociale dei dipendenti fuori dal contesto lavorativo.
Maggiorazioni economiche dignitose: Garantire un compenso adeguato e rispettoso per chi è chiamato a lavorare nelle giornate festive.
Stabilità occupazionale e tutela economica: Migliorare la sicurezza del posto di lavoro, la tutela della salute e sostenere il potere d’acquisto dei salari.
Confronto strutturato: Avviare immediatamente un tavolo di discussione con la Regione Calabria e le parti datoriali per definire la riforma della normativa sul commercio.




