Sono stati mesi difficili. Un periodo economicamente pesante, che arriva dopo anni di sfide, in particolare per gli imprenditori italiani, specialmente al Sud, duramente messi alla prova dal Covid. Tante le difficoltà, tanti i debiti che si sono accumulati, spesso legati alla pandemia e alla pressione fiscale. Ma nonostante tutto, molti hanno cercato di sanare la situazione con la rottamazione: una possibilità per regolarizzare la propria posizione, con l’abbattimento delle sanzioni e degli interessi, e la chance di mettersi in regola con le imposte.
Succede. Tra una scadenza e l’altra, con le imposte ordinarie che si accavallano, a volte non è stato possibile rispettare la rateizzazione e i tempi di pagamento. E poi ci sono le cartelle esattoriali che non sono rientrate nella rottamazione, quelle che arrivano senza preavviso, senza pietà. Cartelle che pesano ulteriormente sul pagamento delle rate della rottamazione, aggravando le difficoltà.
È noto che il contribuente calabrese, come tanti altri, ha il timore delle Agenzie delle Entrate, e spesso si trova in difficoltà ad affrontare l’assalto delle amministrazioni comunali. Eppure, per chi ha fatto fatica a restare in regola pagando la rata della rottamazione, ora c’è una nuova possibilità.
Il decreto Milleproroghe ha riaperto i termini per la rottamazione quater, offrendo una seconda opportunità ai contribuenti che, entro il 31 dicembre 2024, non sono riusciti a pagare la rateizzazione, pur avendone la volontà, e che, secondo la normativa, erano già decaduti dal beneficio a causa di omessi, insufficienti o ritardati versamenti delle rate precedenti.
In pratica, chi era già decaduto dal beneficio per rate non pagate o pagate in ritardo, può ora rientrare nel beneficio.
Come funziona la nuova opportunità?
Se sei indietro con una rata o la tua commercialista ha pagato una rata in ritardo, ora si riaprono i termini.
Imprenditori e contribuenti dovranno inviare una domanda telematica tramite il portale dell’Agenzia delle Riscossione, entro il 30 aprile 2025. Nella domanda di riammissione, potrai scegliere se:
- Pagare l’importo residuo in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 (cosa piuttosto rara, visto che chi è in ritardo, al 99%, è già in difficoltà)
- Optare, che è la soluzione più sensata e credibile, per una rateizzazione (10 rate) con questi termini:
- Prima rata: 31 luglio 2025
- Seconda rata: 30 novembre 2025
- Terza rata: 28 febbraio 2026
- Rimanenti rate: 31 luglio 2026, 30 novembre 2026, e così via fino all’esaurimento delle rate.
Ricorda che, aderendo a questa opportunità, potrai mantenere il beneficio dell’abbattimento di sanzioni e interessi, riattivando la rottamazione, che è stata una vera opportunità concreta per ripartire da zero senza debiti fiscali.
Rottamazione Quater: Non è una nuova chance né una nuova rottamazione
È fondamentale ricordare che questa non è una nuova rottamazione.
La rottamazione quinquies, tanto attesa e in discussione nel Disegno di Legge AS. 1375, potrebbe arrivare. Ma al momento parliamo solo di riapertura per le rate scadute o pagate in ritardo della quater.
La rottamazione quater non è solo una possibilità, ma una vera seconda chance per chi è rimasto indietro. È un’opportunità per rimettere ordine nei conti, ricominciare con serenità e senza l’incubo delle cartelle esattoriali che, se non affrontate, continuerebbero a crescere.
È un passo importante, ma che va fatto con consapevolezza. La gestione delle rate è ora più flessibile, ma richiede anche attenzione e impegno.
Non puoi e non devi più sbagliare, quindi segna bene le scadenze. A costo di trascurare altre imposte correnti in scadenza, non perdere l’opportunità di evitare l’accumulo degli interessi. Questa volta, sappiamo che è l’ultima possibilità. La rottamazione quinquies mirerà ad altri anni.
In ogni caso, la rottamazione quater resta una possibilità concreta per chi vuole rimettersi in pari, approfittando di un’opportunità che, se sfruttata nel giusto modo, può davvero fare la differenza in un periodo di crisi come questo. Non dimentichiamoci, però, che altre difficoltà potrebbero essere all’orizzonte: l’incertezza economica e l’eventuale avvento di dazi americani o nuove politiche fiscali potrebbero rendere ancora più difficile la gestione delle scadenze fiscali. È quindi fondamentale cogliere quest’opportunità, mentre è ancora possibile.
