Oggi i dipendenti del comune di Belmonte Calabro sono in sciopero per l’intera giornata. La mobilitazione, proclamata dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa, coinvolge tutto il personale dell’Ente, senza distinzione di categoria o profilo professionale. L’astensione dal lavoro, che rientra in un pacchetto complessivo di 36 ore, è stata decisa nel rispetto della legge 146/90, garantendo comunque l’erogazione dei servizi pubblici essenziali.
I motivi della protesta: accordi non mantenuti
Al centro della protesta vi sono il mancato rispetto degli impegni sottoscritti e quella che i sindacati definiscono “l’inerzia dell’Amministrazione comunale”. In particolare, viene denunciata la mancata attuazione dell’accordo siglato il 22 luglio 2024, che prevedeva la stabilizzazione strutturale delle ore lavorative, finora garantite solo con provvedimenti temporanei. Un altro punto cruciale riguarda la mancata attivazione delle procedure per il riconoscimento delle mansioni superiori svolte da numerosi dipendenti.
“Dopo mesi di interlocuzioni inconcludenti e promesse non mantenute – affermano le sigle sindacali – i lavoratori non sono più disposti a subire. Non chiedono privilegi, ma il riconoscimento di diritti basilari: rispetto, dignità e stabilità lavorativa”.
La posizione dei sindacati e la richiesta di responsabilità
Lo sciopero di oggi è la diretta conseguenza del fallimento del tentativo di conciliazione avvenuto presso la Prefettura di Cosenza lo scorso 14 luglio. I sindacati hanno ribadito la loro posizione, sottolineando la serietà della situazione. “I lavoratori del comune di Belmonte Calabro – concludono – hanno sempre garantito i servizi alla cittadinanza, ma non possono continuare a lavorare in condizioni di precarietà. È tempo che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità”.