Cambiare casa non è sempre un lusso. A volte è una necessità. Se ti trovi in quella fase della vita in cui stai per vendere la prima casa per comprarne una più grande , magari perché la famiglia cresce o arriva un figlio sappi che oggi puoi farlo senza perdere le agevolazioni fiscali, anche se la nuova casa la compri dopo.
A confermare tutto è anche l’Agenzia delle Entrate, che nel nuovo interpello n. 197/2025 (fonte ufficiale) ha chiarito che hai due anni di tempo per ricomprare e non perdere i benefici della “prima casa”.
E questa regola vale in tutta Italia, Calabria compresa, dove le tasse si pagano come altrove ma il prezzo medio al mq è molto più basso della media nazionale:
in Calabria, a giugno 2025, siamo intorno ai 949 €/m² (fonte: Immobiliare.it, Giugno 2025), contro una media italiana compresa tra circa 1.800 e 2.110 €/m² (fonti: Idealista-Teleborsa, Maggio–Giugno 2025 e Teleborsa, Marzo 2025).
E in province come quella di Reggio Calabria si scende anche a 828 €/m², con comuni più economici sotto i 600 €/m², come Ortì a 556 €/m² (Immobiliare.it, dettaglio regionale).
Questo significa che le casistiche di acquisto e quindi di cambio prima casa sono più frequenti: in alcuni casi con lo stesso budget puoi ambire a case più grandi, meglio posizionate o con più carattere.
Agevolazioni per chi ristruttura: prima casa sì, seconda molto meno
La legge quindi ti dà due anni esatti per ricomprare. Ma attenzione: quando entri nel mondo delle ristrutturazioni, non è tutto uguale. Anzi, tra prima e seconda casa le differenze si sentono. E si pagano. È uno dei pochi casi in cui la norma ti aiuta davvero, se la usi bene.
Se ristrutturi la prima casa, puoi scaricare il 50% delle spese per pannelli solari, climatizzatori, mobili, elettrodomestici. E vale anche per interventi minimi.
Ma se la casa è la seconda, le cose cambiano: niente bonus mobili, detrazione ridotta al 36%, più paletti. Anche per i condizionatori la storia è simile: con la prima casa hai il 50%, con la seconda molto meno e con più vincoli.
Attenzione davvero. Le regole ci sono, i limiti pure. Ma il problema vero sono gli errori. Basta un dettaglio sbagliato e perdi tutto. Il punto è semplice: puoi scaricare una bella fetta di costi, ma non vale per tutti. Prima casa sì, seconda molto meno
Ecco perché conviene parlare col proprio commercialista prima di iniziare i lavori. Ma una cosa è certa: senza furberie, oggi risparmiare si può. Soprattutto se stai ristrutturando dopo aver comprato la prima casa.
Prima casa due anni di tempo: la vera novità utile del 2025
Entriamo nel dettaglio senza troppi tecnicismi , da gennaio 2025 è ufficiale: anche il credito d’imposta per la prima casa (quello che ti abbatte le tasse se rivendi e ricompri) segue il nuovo termine dei 24 mesi. Non più 12.
Questo vale sia se vendi prima e compri dopo, sia se compri e poi vendi.
Tradotto: puoi vendere la tua prima casa nel 2025, e hai fino a due anni per comprarne un’altra senza perdere il diritto alle agevolazioni.
Le agevolazioni le conosci: imposta di registro ridotta al 2%, imposte ipotecarie e catastali fisse a 50 euro. Un bel risparmio. Per approfondire le agevolazioni vere e attive nel 2025 ti consigliamo questa lettura: Comprare casa in Calabria nel 2025: tutte le vere agevolazioni senza fregature
Un esempio pratico (che vale più di mille codici civili)
Finuzza e Rocco vendono la loro prima casa nel marzo 2025.
Comprano una più grande a giugno 2026. Sono dentro ai due anni: niente tasse extra, agevolazioni salve. Decidono di rifare cucina, bagno e impianto elettrico. Rientrano nel bonus ristrutturazione.
Se invece fosse stata la seconda casa al mare, avrebbero perso il bonus mobili, pagato IVA piena su parte dei lavori, e dovuto fare attenzione al tipo di detrazione ammessa.
In sintesi? Ti serve un piano prima di comprare o vendere la prima casa
Vendere casa, comprarne una nuova, ristrutturare, accedere a bonus e non farsi fregare dalle cartoline verdi. Quelle del Fisco… che non ti ricorda che è in vacanza, ma che hai sbagliato.
Ma oggi, con le novità del 2025 sulla prima casa, puoi farlo bene, se ti muovi con criterio.
Parla con il notaio, senti il tuo commercialista, leggi i documenti ufficiali dell’Agenzia delle Entrate. Ma soprattutto, non fidarti di chi ti dice che “è tutto uguale” tra prima e seconda casa. Non lo è.