L’argomento della vittoria elettorale usato come scudo contro ogni critica è diventato una barzelletta politica. L’opposizione mostra finalmente i muscoli con Tridico e Greco, mentre la maggioranza inciampa su argomenti deboli e stucchevoli.
La retorica del “57%”
“Siccome abbiamo vinto con il 57% e passa, non potete dirci nulla”.
Se questo è l’unico argine che la maggioranza opporrà in consiglio regionale ai rilievi della minoranza, allora Roberto Occhiuto dovrà chiedere ai propri scudieri di cambiare copione, perché la solita solfa della vittoria che giustifica tutto, anche il mutismo della minoranza sta diventando una barzelletta. Ed è raccapricciante che a raccontarla siano taluni giovani consiglieri del centrodestra dai quali ci si attenderebbe di più, sia sul piano dialettico, che su quello contenutistico.
La nenia dell’offesa ai calabresi
Invece si continua ad ascoltare la nenia “che la minoranza con i suoi attacchi offende i calabresi“. Insomma secondo gli statisti in erba, le opposizioni, proprio perché tali, dovrebbero solo applaudire o, al massimo, stare in silenzio “perché avete perso, quindi zitti e mosca”, come all’asilo, o come al bar dello sport quando il tifoso della squadra vincente invita al silenzio quello perdente. Un autogol che impone, appunto, un cambiamento di strategia in vista delle sedute del parlamentino, altrimenti la figuraccia sarà dietro l’angolo.
La “regia” di Tridico e l’imbarazzo della maggioranza
Pasquale Tridico ha capito benissimo la povertà dell’armamentario argomentativo di alcuni suoi colleghi della maggioranza, ecco perché ieri ha snocciolato un rosario di percentuali e numeri impietosi che hanno creato un po’ di nervosismo negli spalti degli ultras occhiutiani.
A questo punto, il professore pentastellata, è obbligato a valutare un supplemento di riflessione sulla opportunità di lasciare Palazzo Campanella.
La sua prova ‘registica’ di ieri ha compattato le opposizioni, gettando le premesse di una dinamica finalmente nuova nel contraddittorio tra le parti, il quale nella scorsa legislatura è stato falsato da esponenti di centrosinistra melliflui e ambigui, alcuni dei quali pretendono pure di andare a sedersi in parlamento, dopo aver fatto il solletico a Roberto Occhiuto.
Ma sui demeriti che si vorrebbero trasformare in titoli di credito, ci riserviamo altro approfondimento.
Dopo i voti “inciucioni”, il riscatto dell’opposizione
Per ora rileva la buona prova data dall’opposizione giovedì sera, dopo la figuraccia della prima seduta che aveva fatto registrare due voti inciucioni del centrosinistra a favore del neo presidente Cirillo. Buona la prova di Filomena Greco, che in consiglio regionale è meglio della non eccelsa comunicazione che ne confeziona la persona pubblica.
Anche il suo discorso sullo zibaldone dei sogni presentato dal governatore autorizza a sperare in un rapporto finalmente dialettico tra maggioranza e opposizione. Perché i calabresi degli oppositori “costruttivi” (rectius, senza spina dorsale) si sono stancati.


