La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha comunicato ai difensori del detenuto Pasquale Pititto, gli avvocati Luca Cianferoni e Mara Campagnolo, l’apertura della fase istruttoria nel procedimento volto a verificare eventuali violazioni dei diritti umani da parte dello Stato italiano. Pititto è attualmente imputato nel processo Maestrale, dove è difeso anche dall’avvocato Giovanni Sisto Vecchio.
Accuse e procedimento europeo
Secondo quanto reso noto dagli avvocati, l’istruttoria riguarda presunti trattamenti disumani subiti dal detenuto. L’iniziativa della CEDU rappresenta un passaggio fondamentale per ottenere eventuali condanne dello Stato italiano e per mettere in evidenza responsabilità delle istituzioni non solo governative, ma anche amministrative e penitenziarie.
Gli avvocati Cianferoni e Campagnolo hanno espresso cauta soddisfazione per l’avvio dell’istruttoria, sottolineando l’importanza del riconoscimento europeo del caso e confermando che, in attesa della pronuncia del riesame di Catanzaro, stanno predisponendo ulteriori iniziative legali.
Contesto giudiziario
Il procedimento italiano a carico di Pititto ha visto due annullamenti della Cassazione, a seguito dei quali è in corso il riesame presso il Tribunale di Catanzaro. L’apertura dell’istruttoria da parte della CEDU rafforza la pressione sulle istituzioni italiane e evidenzia la necessità di un’attenta gestione dei diritti dei detenuti.
Gli avvocati hanno ribadito l’impegno a tutelare i diritti del loro assistito e a seguire passo dopo passo l’evoluzione del procedimento europeo, sottolineando come il caso Pititto rappresenti una questione di diritti umani e responsabilità istituzionale di rilievo nazionale e internazionale.