9 Agosto 2025
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Calabria

Favori alla ‘ndrangheta a Strongoli, la Dda chiude l’inchiesta: indagati ex sindaco e dirigenti comunali (NOMI)

Ipotizzato un sistema di condizionamento mafioso: in undici sotto inchiesta per appalti pilotati, concorsi truccati e incarichi affidati ad aziende vicine al clan Giglio

La Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha concluso le indagini preliminari nei confronti di 11 indagati, tra cui figurano amministratori pubblici, funzionari comunali, imprenditori e professionisti. Lโ€™inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Crotone, ipotizza a vario titolo il reato di concorso esterno in associazione mafiosa e altri reati contro la pubblica amministrazione.

Il Comune di Strongoli al centro delle ipotesi investigative

Al centro delle indagini – come riportato da Agi – figura il Comune di Strongoli, nel Crotonese, giร  in passato oggetto di scioglimento per infiltrazioni mafiose nellโ€™ambito della nota operazione โ€œStigeโ€. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe emerso un presunto sistema di interferenze e favoritismi a vantaggio della cosca Giglio, attiva sul territorio, e di imprese considerate a essa contigue.

Focus sullโ€™area tecnica del Comune: sotto inchiesta il dirigente Benincasa

Secondo quanto riportato nellโ€™avviso di conclusione delle indagini – scrive sempre l’Agenzia giornalistica italia – un ruolo di rilievo sarebbe attribuito a Luigi Salvatore Benincasa, 57 anni, responsabile dellโ€™area tecnica del Comune di Strongoli, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Dal 2012, Benincasa avrebbe โ€“ secondo lโ€™accusa โ€“ agevolato la cosca con una serie di atti amministrativi tra cui autorizzazioni commerciali, affidamenti diretti di servizi pubblici, proroghe irregolari e presunti falsi documentali.

Tra gli episodi indicati vi sarebbero la concessione di un chiosco di fiori nei pressi del cimitero a un familiare di un presunto esponente della cosca, lโ€™affidamento della pulizia delle spiagge a imprese ritenute sottoposte a estorsione, e la pulizia straordinaria di una strada in occasione del matrimonio di un presunto affiliato, nel marzo 2017. รˆ inoltre contestata lโ€™interferenza in un concorso pubblico per favorire la figlia di un soggetto ritenuto vicino al clan Valente.

Sotto esame lโ€™utilizzo di fondi pubblici

Tra le accuse mosse vi รจ anche lโ€™utilizzo improprio di fondi regionali per la pulizia del torrente Survolo, affidata โ€“ si legge nellโ€™atto โ€“ senza gara pubblica e a una ditta non censita sul Mepa (Mercato elettronico della Pubblica amministrazione).

Lโ€™ex sindaco Bruno tra gli indagati

Tra gli indagati figura anche lโ€™ex sindaco di Strongoli, Sergio Bruno, in carica dal settembre 2020 fino alle dimissioni del 2 agosto 2023, ed ex sottufficiale dei carabinieri. Bruno – come riportato dall’Agi – รจ indagato, tra lโ€™altro, per turbata libertร  del procedimento di scelta del contraente, con aggravante mafiosa, nellโ€™ambito della gara per lโ€™appalto del servizio rifiuti. Lโ€™accusa ritiene che l’obiettivo fosse quello di favorire la Tecnew srl, ritenuta collegata alla cosca Giglio. Bruno risulta indagato anche per presunte irregolaritร  nellโ€™affidamento di un impianto polisportivo coperto.

Imprenditori e tecnici nel mirino dellโ€™inchiesta

Tra gli indagati cโ€™รจ anche Salvatore Benincasa, 44 anni, imprenditore, per il quale si ipotizza concorso esterno in associazione mafiosa: avrebbe consentito subappalti non regolari e lโ€™impiego del fratello del presunto boss, Pasquale Giglio, schermandone la presenza mediante lโ€™uso di matricole aziendali diverse, eludendo cosรฌ i controlli antimafia.

Accuse per turbativa e falso ideologico

Risultano inoltre indagati per turbativa dโ€™asta nellโ€™affidamento del servizio rifiuti Francesco Costantino, 34 anni, giร  componente della giunta comunale e attuale assessore allโ€™Ambiente, Alfonso Della Corte, imprenditore campano, e Mario Martino, 52 anni, entrambi responsabili della Tecnew srl.

Per il solo reato di turbativa dโ€™asta sono inoltre indagati Ferdinando Greco (ex consigliere comunale), Tommaso Blandino (ex sindaco di Rocca di Neto) e Vincenzo Lucente, anchโ€™egli di Strongoli, in merito a una presunta turbativa nellโ€™affidamento di un impianto sportivo.

Commissione esaminatrice nel mirino: ipotesi di falso

Tra gli indagati figurano anche Pasquale Barbuto e Mariolina Pastore, membri di una commissione di concorso pubblico, accusati di falso ideologico in atti pubblici per aver โ€“ secondo lโ€™ipotesi dellโ€™accusa โ€“ pilotato la selezione in accordo con Benincasa, con il presunto obiettivo di favorire soggetti ritenuti vicini ad ambienti criminali.

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