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‘Ndrangheta ed estorsioni a Catanzaro, la Dda chiede il rinvio a giudizio di 54 indagati (NOMI)

Stralciata una posizione nell’ambito dell’inchiesta “Clean Money” . L’udienza preliminiare è fissata per il prossimo 15 gennaio

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Da braccio operativo delle famiglia Arena di Isola Capo Rizzuto, dei Grande Aracri di Cutro, dei Gaglianesi di Catanzaro ad autonomo gruppo di ‘ndrangheta che esercita la sua pressione mafiosa sui quartieri Pistoia, Corvo, Aranceto, Germaneto e Catanzaro Lido, in competizione con le altre associazioni mafiose nei settori delle estorsioni, dei furti, del traffico di sostanze stupefacenti. La Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di 54 indagati nell’ambito dell’inchiesta con nome in codice “Clean Money” che aveva portato, lo scorso febbraio, i carabinieri ad arrestare 22 persone. Rispetto all’avviso di conclusione delle indagini, non compare più il nome di Carlo Le Pera, 58 anni, di Catanzaro, la cui posizione è stata stralciata, difeso dall’avvocato Vincenzo Varano.

I nomi di chi rischia il processo

Rischiano il rinvio a giudizio: Cosimino Abbruzzese, 70 anni, di Catanzaro; Antonio Anello, 71 anni, di Curinga; Tommaso Aprile, 60 anni, di Catanzaro; Alessandro Basile, 40 anni, di Catanzaro; Vitaliano Cannistrà, 69 anni, di Catanzaro; Domenico Cerminara, 53 anni, di Catanzaro; Saverio Ciambrone, 61 anni, di Gimigliano; Roberto Corapi, 64 anni, di Catanzaro; Salvatore Corea, 55 anni, di Catanzaro; Giovanni Costa, 72 anni, di Roma; Stefania Costanzo, 40 anni, di Catanzaro; Antonio Donato, 30 anni, di Catanzaro; Donato Gallelli, 50 anni, di Sellia Marina; Lorenzo Iiritano, 66 anni, di Catanzaro; Eugenio Longo, 57 anni, di Catanzaro; Michele Maccherone, 48 anni, di Brusaporto; Domenico Maida, 57 anni, di Catanzaro; Michele Maruca, 71 anni, di Catanzaro; Fortunato Mesiano, 50 anni, di Biassono; Francescopaolo Morabito, 29 anni, di Catanzaro; Pancrazio Opipari, 49 anni, di Sellia Marina; Giorgio Pavan, 71 anni, di Rovello Porro; Enrico Pinto, 53 anni, di Catanzaro; Manuel Pinto, 28 anni, di Catanzaro; Antonio Procopio, 64 anni, di Catanzaro; Antonio Procopio, 38 anni, di Catanzaro; Giuseppe Procopio, 43 anni, di Catanzaro; Pietro Procopio, 70 anni, di Catanzaro; Rodolfo Procopio, 42 anni, di Catanzaro; Emanuele Riccelli, 28 anni, di Catanzaro; Giuseppe Rijitano, 60 anni, di Catanzaro; Domenico Rizza, 69 anni, di Catanzaro; Tommaso Rosa, 61 anni, di Crotone; Angelo Rotella, 36 anni, di Borgia; Vincenzo Santoro, 37 anni, di Catanzaro; Mazio Scerbo, 47 anni, di Cutro; Domenico Scozzafava, 44 anni, di Catanzaro; Giuseppe Signoretta, 51 anni, di Montepaone; Francesco Trapasso, 57 anni, di Catanzaro; Ercole Zirpoli, 69 anni, di Catanzaro; Massimiliano Celi, 46 anni, di Catanzaro; Simone Zurlo, 20 anni, di Catanzaro; Orlando Abbruzzese, 50 anni, di Catanzaro; Andrea Fava, 52 anni, di Catanzaro;  Igor Guarino, 42 anni, di Milano; Nicolina Cavaretta, 60 anni, di Mesoraca; Giuseppe Rocca, 62 anni, di Lecco; Dorin Boicu, 41 anni, di Catanzaro; Giovanni Passalacqua, 60 anni, di Catanzaro; Giuseppe Narciso, 59 anni, di Catanzaro; Antonio Giglio, 49 anni, di Catanzaro; Silvano Mancuso, 55 anni, di Catanzaro; Andrea Doria, 54 anni, di Catanzaro; Sergio Rubino, 48 anni, di Catanzaro. 

Le accuse

Gli indagati rispondono a vario titolo di associazione a delinquere di tipo mafioso, usura, estorsioni ai danni di imprenditori, truffa, riciclaggio e traffico di droga.

Il decisionista del clan dei Gaglianesi

A “Ditta”, 65 anni di Catanzaro, inteso “Enzo”, all’anagrafe Lorenzo Iiritano uomo di vertice del “Clan dei Gaglianesi”, viene identificato dalla Dda come il decisionista del clan dei Gaglianesi, il tramite con le altre ‘ndrine: dagli Arena – Nicoscia” di Isola di Capo Rizzuto, ai Trapasso, agli Scerbo – Mannolo di San Leonardo di Cutro, ai Grande Aracri di Cutro, agli “Iozzo” di Chiaravalle Centrale, ai “Carpino- Tatraculo” di Petronà (CZ) , ai “Catarisano” di Borgia (CZ), colui che mantiene i rapporti con il clan degli zingari. Dirige le azioni concrete da compiere nel territorio di Catanzaro e comuni limitrofi, impartendo puntuali disposizioni agli altri associati a lui subordinati. Partecipa con gli altri sodali alle estorsioni ed al controllo del territorio, rinveste parte degli utili delle attività illecite della cosca in operazioni commerciali lecite, gestite da imprenditori compiacenti. 

Persone offese

Sono 54 tra società, banche, imprese e privati le persone offese individuate. Tra queste anche il Comune di Catanzaro e il Ministero dell’Interno.

L’udienza preliminare

Il Gup del tribunale di Catanzaro, Fabiana Giacchetti ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 15 gennaio. Gli avvocati difensorsi (nel cui collegio compaiono i nomi di Alessandro Guerriero; Marcello Manna; Antonio Muscimarro; Adriana Anello; Gregorio Viscomi; Antonio Lomonaco; Beatrice Biamonte; Saverio Loiero; Vittoria Alessia Aversa; Elisabetta Gualtieri; Antonio Ludovico; Francesco Folino; Massimo Grassellini; Gianfranco Giunta; Domenico Chindamo; Leopoldo Marchese; Sergio Rotundo; Fabiola Scozia; Michele Cillis; Marisa Marraffino; Anselmo Torchia; Antonio Sgromo; Antonio Strongoli; Giuseppe Fonte; Giovanni Merante; Amedeo Bianco; Stefano Nimpo; Simona La Falce; Guido Contestabile; Nicola Cantafora; Ermenegildo Massimo Scuteri; Pietro Mancuso; Maria Laura De Caro; Giovanni Gemelli) tenteranno di smontare le ipotesi accusatorie.

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