Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) lancia l’allarme sull’aumento dei costi dei libri scolastici e del corredo didattico. “Il dibattito pubblico si concentra sugli zaini griffati – osserva il presidente Romano Pesavento – ma il vero problema resta l’accesso ai libri di testo, strumento fondamentale di crescita culturale e civile”.
Spese alle stelle per le famiglie
Secondo i dati diffusi, la spesa media raggiunge 580 euro alle scuole medie e supera i 1200 euro alle superiori. Una cifra che non trova soluzione neppure con gli ebook, spesso vincolati da licenze non rivendibili e quindi incapaci di ridurre realmente i costi.
Per il CNDDU, questa situazione non rappresenta solo un peso economico, ma un tema di giustizia sociale: “Il diritto all’istruzione rischia di essere svuotato se lo studio diventa un privilegio per chi può permetterselo”.
Le proposte del Coordinamento
Pur apprezzando l’incremento del fondo ministeriale destinato alle famiglie meno abbienti, i docenti ritengono necessario un vero cambio di passo. Tra le priorità individuate vi è una detrazione fiscale generalizzata per l’acquisto dei libri scolastici, sul modello di quanto già avviene per le spese sanitarie. Allo stesso tempo, viene richiesto l’ampliamento della soglia ISEE per accedere ai contributi, così da includere anche quel ceto medio sempre più in difficoltà. Centrale è inoltre la valorizzazione dell’usato e degli ebook realmente convenienti, strumenti utili per contrastare la logica commerciale delle continue nuove edizioni. Infine, i docenti propongono la creazione di biblioteche digitali condivise, capaci di alleggerire i costi senza compromettere la qualità dell’apprendimento.
Il diritto allo studio come priorità
“Non è accettabile – conclude Pesavento – che il primo giorno di scuola, che dovrebbe essere una festa civile, si trasformi per tante famiglie in motivo di ansia e sacrifici. Una società che non investe seriamente nell’accessibilità della cultura mina le fondamenta stesse della democrazia”. Il CNDDU conferma il proprio impegno a sollecitare le istituzioni affinché il diritto allo studio diventi una priorità concreta e non resti un semplice slogan.