19 Ottobre 2025
12.4 C
Calabria
Banner Calabria 7

Corte penale internazionale accusa l’Italia: “Mancato arresto di Almasri, Roma non ha rispettato gli obblighi internazionali”

L’Aia invita Roma a chiarire entro il 31 ottobre le ragioni del mancato arresto del generale libico. Possibile deferimento del caso all’Assemblea degli Stati membri o al Consiglio di Sicurezza dell’Onu

La Corte penale internazionale (Cpi) ha stabilito che l’Italia non ha ottemperato ai propri obblighi internazionali nel caso del mancato arresto e consegna del generale libico Almasri, oggetto di un mandato di cattura internazionale.
La decisione è arrivata dopo settimane di valutazioni sul comportamento del governo italiano in relazione alla richiesta di cooperazione avanzata dall’Aia.

“Roma non ha rispettato gli obblighi di cooperazione”

Nel documento emesso dalla Camera preliminare I della Corte, i giudici affermano che il mancato arresto di Almasri rappresenta una violazione degli impegni assunti dall’Italia nei confronti della Corte penale internazionale.
Tuttavia, la CPI ha scelto di rinviare la decisione su un eventuale deferimento del caso all’Assemblea degli Stati membri o al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, lasciando aperta la possibilità di ulteriori sviluppi diplomatici.

“L’Italia – si legge nel testo – non ha adempiuto agli obblighi derivanti dallo Statuto di Roma”, il trattato fondativo della Corte penale internazionale che prevede la collaborazione piena tra gli Stati firmatari nelle operazioni di arresto e consegna dei soggetti indagati per crimini di guerra o contro l’umanità.

La richiesta di chiarimenti entro il 31 ottobre

La Corte dell’Aia ha inoltre invitato il governo italiano a fornire, entro il 31 ottobre, una relazione dettagliata sugli eventuali procedimenti interni in corso legati al caso Almasri.
Il documento dovrà contenere anche un’indicazione dell’impatto che tali procedimenti potrebbero avere sulla futura cooperazione dell’Italia con la Corte, in particolare per quanto riguarda l’esecuzione di eventuali mandati di arresto e consegna di indagati.

Si tratta, in sostanza, di un richiamo formale alla trasparenza e alla responsabilità internazionale da parte di un Paese membro della comunità occidentale e firmatario dello Statuto di Roma.

Il caso Almasri e le implicazioni diplomatiche

Il generale libico Almasri, al centro della controversia, è accusato dalla Corte penale internazionale di crimini di guerra e violazioni dei diritti umani commessi durante la guerra civile in Libia.
Il suo passaggio sul territorio italiano avrebbe dovuto comportare l’attivazione immediata del mandato di arresto internazionale, cosa che – secondo la CPI – non è avvenuta.

La vicenda rischia ora di danneggiare i rapporti diplomatici tra Roma e la Corte, ma anche di riaccendere il dibattito politico interno sui limiti della cooperazione giudiziaria internazionale e sull’aderenza dell’Italia agli obblighi previsti dal diritto internazionale penale.

Verso una possibile sanzione politica

Pur rinviando la decisione definitiva, la Corte penale internazionale ha lasciato intendere che, in assenza di chiarimenti soddisfacenti, l’Italia potrebbe essere deferita formalmente agli organi superiori per la mancata collaborazione.
Un passo che costituirebbe un precedente delicato per un Paese fondatore dell’Unione Europea e membro storico delle Nazioni Unite.

Il governo italiano non ha ancora rilasciato una posizione ufficiale sul richiamo, ma fonti diplomatiche assicurano che Roma intende fornire alla Corte “ogni elemento utile a chiarire le circostanze del caso” e a “confermare la piena volontà di cooperare con la giustizia internazionale”.

ARTICOLI CORRELATI

RUBRICHE

La sezione investigativa di C7. Una finestra sui casi più scottanti: dossier, reportage inediti, retroscena giudiziari sulla ‘ndrangheta e sul potere oscuro che muove la Calabria.

Approfondimento critico sulle problematiche calabresi, con denunce sociali, reportage d’impatto e analisi autentiche di eventi.

Rubrica bisettimanale per semplificare concetti di finanza personale, orientando scelte consapevoli.

Analisi politica oggettiva di temi locali, regionali e globali, decodificando strategie, poteri e dinamiche complesse.

Questa sezione si occupa di analisi sul quadro politico regionale, con interviste ai protagonisti della scena pubblica.

Racconti autentici di Calabria, tra tradizioni, personaggi, luoghi, eventi straordinari, per valorizzare cultura e resilienza del territorio.

Rubrica dove si analizzano le tecniche e strategie con focus su Cosenza e Catanzaro, scritta dall’esperto Michele Marturano.