La notte scorsa, un massiccio attacco con droni e missili balistici ha colpito Kiev, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e vittime. Secondo le autorità ucraine, il bilancio finale dell’attacco sulla capitale è salito a 10 morti, tra cui un bambino, e circa 30 feriti.
Come ha riferito il capo dell’amministrazione militare di Kiev, Timur Tkachenko, i bombardamenti hanno colpito cinicamente edifici residenziali, con un palazzo di cinque piani nel distretto di Darnytskyi completamente distrutto dal quinto al primo piano. “Le operazioni di soccorso sono in corso in diverse località,” ha scritto Tkachenko su Telegram, aggiungendo che un asilo, un grattacielo residenziale e numerosi uffici sono stati dati alle fiamme.
Il ministro degli Interni ucraino, Ihor Klymenko, ha aggiornato sul lavoro dei soccorritori, che sono oltre 500, affiancati da mille agenti di polizia. “Tre persone sono state estratte vive da sotto le macerie,” ha affermato, sottolineando l’uso di attrezzature robotiche per accelerare le operazioni. L’attacco, effettuato con un totale di 629 droni e missili in 13 località in Ucraina, è il più grande a colpire la capitale dal 31 luglio.
Gli altri attacchi e le reazioni internazionali
Oltre a Kiev, altri centri sono stati colpiti. A Zaporizhzhia, un’esplosione ha scosso la città colpendo un’impresa industriale e causando un incendio. La compagnia ferroviaria Ukrzaliznytsia ha dichiarato che l’attacco russo ha preso di mira anche il “materiale rotabile per passeggeri civili”, in particolare la flotta di treni ad alta velocità Intercity+.
Le reazioni della comunità internazionale non si sono fatte attendere. La commissaria Ue per l’Allargamento, Marta Kos, e il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, hanno condannato fermamente l’accaduto. “La delegazione dell’Ue a Kiev è stata danneggiata dagli attacchi russi,” ha scritto la Kos su X, “un chiaro segnale che la Russia rifiuta la pace e sceglie il terrore”.
Zelensky: “La Russia preferisce la balistica ai negoziati”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato duramente gli attacchi, affermando che “la Russia sceglie la balistica invece del tavolo dei negoziati”. In una dichiarazione riportata dal Kyiv Independent, Zelensky ha aggiunto che “questi missili e droni d’attacco russi oggi sono una chiara risposta a tutti coloro che, per settimane e mesi, hanno chiesto un cessate il fuoco e una vera diplomazia”.
Il presidente ucraino ha concluso il suo discorso lanciando un appello a Paesi come la Cina e l’Ungheria, che in passato hanno chiesto la pace, ma ora “più spesso rimangono in silenzio piuttosto che assumere posizioni di principio”.