Nella notte, la Russia ha sferrato un vasto attacco aereo contro il territorio ucraino. Poco dopo l’allarme missilistico lanciato dall’Aeronautica militare, i residenti di Kiev hanno udito una serie di esplosioni, la prima intorno all’1,10 ora locale. Le autorità ucraine hanno confermato che gli attacchi sulla capitale hanno causato due vittime.
Nel quartiere Dniprovskyi, un incendio è scoppiato tra l’ottavo e il nono piano di un grattacielo a seguito di un attacco condotto con un drone. Danni sono stati segnalati anche nei quartieri Pechersky e Desnyansky.
Gravi conseguenze si registrano anche a Zaporizhzhia, dove le autorità locali hanno riferito di almeno 13 feriti. Esplosioni sono state segnalate anche a Dnipro e nella città portuale di Izmail.
Contrattacco ucraino: colpito l’impianto chimico di Bryansk
In parallelo all’offensiva russa, lo stato maggiore di Kiev ha rivendicato un significativo attacco contro un impianto chimico a Bryansk, nel sud-ovest della Russia, identificato come una struttura chiave del complesso militare-industriale di Mosca.
Le forze ucraine hanno utilizzato un “attacco combinato aereo e missilistico su larga scala“, impiegando in particolare i missili da crociera a lungo raggio britannici Storm Shadow, lanciati da velivoli. Lo stato maggiore ucraino ha dichiarato che i missili sono riusciti a “penetrare con successo il sistema di difesa aerea russo” e che i danni all’impianto di Bryansk sono “massicci”, sebbene la loro quantificazione sia ancora in corso di verifica.
L’impianto colpito è vitale per l’industria della difesa russa, producendo polvere da sparo, esplosivi e componenti di carburante utilizzati nelle munizioni e nei missili impiegati per attaccare l’Ucraina. La notizia ha avuto risalto internazionale, anche in considerazione del fatto che l’attacco è avvenuto il giorno stesso in cui il Primo Ministro britannico Sir Keir Starmer e altri leader europei hanno promesso di incrementare la pressione sull’economia e sull’industria della difesa russa.
Zelensky oggi in Svezia per annuncio su “export difesa”
In questo contesto di escalation, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà oggi in Svezia. Il governo di Stoccolma ha annunciato che Zelensky e il Primo Ministro svedese Ulf Kristersson si incontreranno nella città di Linkoping, sede del gruppo di difesa Saab, produttore del caccia Gripen.
Dopo il loro incontro, i leader terranno una conferenza stampa congiunta, prevista per le 15, per fare un annuncio in merito all’esportazione di prodotti per la difesa. Kristersson ha ribadito che “Un’Ucraina forte e capace è una priorità fondamentale per la Svezia”. L’anno scorso, la Svezia aveva sospeso i piani per l’invio dei suoi caccia Gripen a Kiev, privilegiando la priorità data dagli altri Paesi partner agli F-16 americani.
