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Papa Leone XIV proclama sette nuovi santi: “Non eroi ma uomini autentici”.

Davanti a 55mila fedeli in piazza San Pietro, Papa Leone XIV ha canonizzato sette beati provenienti da tutto il mondo

Sette nuovi nomi entrano oggi nell’albo dei santi della Chiesa cattolica. Papa Leone XIV li ha proclamati ufficialmente durante la messa solenne in piazza San Pietro, davanti a circa 55mila fedeli e alla presenza delle massime autorità italiane, tra cui Sergio Mattarella e Lorenzo Fontana.
Non sono eroi o paladini di un ideale, ma uomini e donne autentici” – ha detto il Pontefice durante l’omelia, sottolineando la semplicità e la forza della fede che li ha resi esempio per il mondo.

Ignazio Choukrallah Maloyan, martire della fede armena

Tra i nuovi santi c’è Ignazio Choukrallah Maloyan (1869-1915), arcivescovo cattolico armeno di Mardin. Arrestato durante le persecuzioni ottomane, rifiutò di rinnegare il cristianesimo per salvarsi e morì martire l’11 giugno 1915. “Il martirio per la fede è il desiderio più dolce del mio cuore”, furono le sue ultime parole.

Pietro To Rot, primo santo della Papua Nuova Guinea

Catechista e martire, Pietro To Rot (1912-1945) sfidò la poligamia imposta dai giapponesi durante la guerra, difendendo la famiglia cristiana. Fu avvelenato nel 1945 e nel 1995 divenne il primo beato papuano, grazie a Giovanni Paolo II. Oggi la sua santità è riconosciuta universalmente.

Vincenza Maria Poloni, la suora veronese della misericordia

La veronese Vincenza Maria Poloni (1802-1855) fondò l’Istituto delle Sorelle della Misericordia, dedicando la vita ad ammalati, anziani e orfani. Guidò la sua comunità con carità e umiltà, fino alla morte segnata dalla sofferenza. Fu beatificata nel 2008 da Benedetto XVI per i suoi miracoli e oggi diventa santa.

Maria Troncatti, l’infermiera salesiana tra gli indios Shuar

Maria Troncatti (1883-1969), suora salesiana, fu infermiera nella Prima guerra mondiale e poi missionaria in Ecuador, dove curò e istruì il popolo Shuar. È ricordata per due guarigioni miracolose: quella di Yolanda Solórzano e di Juwa, che hanno aperto la strada alla canonizzazione.

Carmen Rendíles Martínez, la donna senza un braccio che aiutò tutti

Nata a Caracas nel 1903, Carmen Rendíles Martínez fondò le Suore Ancelle di Gesù. Nonostante fosse nata senza il braccio sinistro, dedicò tutta la vita ai poveri e ai sacerdoti. Beatificata nel 2018, è associata al miracolo della guarigione di una donna affetta da idrocefalo triventricolare.

José Gregorio Hernández, il “medico dei poveri”

Il venezuelano José Gregorio Hernández (1864-1919) è uno dei santi più amati dell’America Latina. Medico e filantropo, curava i bisognosi gratuitamente ed era conosciuto come “il medico dei poveri”. È stato beatificato nel 2021 grazie al miracolo che salvò una bambina con un trauma cranico gravissimo.

Bartolo Longo, il laico di Pompei che cambiò la devozione mariana

Infine Bartolo Longo (1841-1926), laico pugliese di Latiano, fondatore del Santuario della Madonna del Rosario di Pompei. Dopo una profonda crisi spirituale, dedicò la vita all’educazione dei poveri e alla diffusione del culto mariano. Beatificato nel 1980, oggi è riconosciuto come apostolo del Rosario.

Il messaggio del Papa: “Santi autentici, non perfetti”

Nel momento della formula canonica, Papa Leone XIV ha pronunciato:
Li iscriviamo nell’albo dei santi, stabilendo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati”.
Le campane di San Pietro hanno suonato a festa mentre i sette nuovi santi venivano accolti con un lungo applauso.

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