L’appuntamento con la tradizione di Ferragosto rischia di trasformarsi in una delusione per gli appassionati di astronomia e per chi spera di affidare un desiderio al cielo notturno. Lo sciame delle Perseidi, atteso come ogni anno tra la fine di luglio e metà agosto, si scontra in questo 2025 con condizioni di visibilità non ottimali. Il picco è previsto tra il 12 e il 13 agosto, ma un fenomeno astronomico inevitabile ne ridurrà la spettacolarità: la Luna piena, che, con la sua forte luminosità, disturberà la visione delle meteore. A questo si aggiunge un altro elemento a sfavore: le previsioni indicano un numero di meteore decisamente inferiore a quello dell’anno precedente, con circa dieci avvistamenti all’ora durante il momento di massima attività.
La parola all’esperto: “Condizioni decisamente meno favorevoli”
A confermare le previsioni pessimistiche è Gianluca Masi, astrofisico e responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, che in una dichiarazione ha spiegato: “Dopo un 2024 quasi ideale, per il 2025 le condizioni osservative delle Perseidi saranno decisamente meno favorevoli”. Masi ha sottolineato come la Luna, che raggiungerà la sua fase di plenilunio la mattina del 9 agosto, sarà “molto invasiva” nelle notti successive, “guastando la festa” a molti. Non tutto è perduto, tuttavia, perché l’esperto ha rassicurato che le meteore più luminose saranno comunque visibili, a patto che il meteo lo consenta e si scelga un punto di osservazione lontano dall’inquinamento luminoso.
Consigli per l’osservazione: come non perdersi lo spettacolo
Le Perseidi, generate dai detriti lasciati dalla cometa Swift-Tuttle durante i suoi passaggi intorno al Sole, diventano visibili come “stelle cadenti” quando bruciano per attrito nell’atmosfera terrestre. Per vederle al meglio, l’astrofisico Masi ha fornito un consiglio cruciale: “Le meteore sono osservabili a qualsiasi ora, ma nella seconda parte della notte si assiste a un sensibile aumento”. Ha poi aggiunto un’analogia efficace per spiegare il fenomeno: “all’alba l’osservatore è sulla parte della Terra che avanza lungo la propria orbita verso le polveri cometarie, dunque è come se vedesse dal parabrezza, anziché dal lunotto posteriore del nostro pianeta”. Scegliere quindi un luogo buio e puntare lo sguardo verso il cielo notturno dopo la mezzanotte resta la strategia migliore per sperare di avvistare qualcuna delle rare scie luminose di quest’anno.