Pechino ha riservato a Vladimir Putin un’accoglienza che va oltre il protocollo diplomatico. Xi Jinping ha definito il presidente russo un “vecchio amico”, sottolineando la solidità di un rapporto che negli ultimi anni è diventato sempre più centrale nello scacchiere internazionale. La visita, avvenuta alla vigilia della parata per l’80° anniversario della resa del Giappone, assume così un significato politico preciso: presentare al mondo l’immagine di un fronte compatto alternativo a quello occidentale.
L’intesa energetica: il gas come collante dell’alleanza
Il vertice non si è limitato alle dichiarazioni di amicizia. Russia e Cina hanno firmato un memorandum per la realizzazione del gasdotto Power of Siberia 2, infrastruttura capace di convogliare fino a 50 miliardi di metri cubi di gas l’anno attraverso la Mongolia. Parallelamente, Mosca ha promesso un aumento delle forniture già in corso, rendendo Pechino sempre più il principale sbocco delle proprie risorse naturali. Un asse energetico che rafforza la dipendenza reciproca e riduce il peso delle sanzioni occidentali.
La Mongolia nel triangolo strategico
Non solo Mosca e Pechino: al tavolo è stato coinvolto anche il presidente mongolo Ukhnaa Khurelsukh. L’incontro trilaterale ha posto le basi per una cooperazione politica ed economica più stretta, con Xi che ha insistito sulla necessità di “fiducia reciproca” e rispetto per gli interessi fondamentali di ogni nazione. Un modo per ampliare il raggio d’azione della partnership sino-russa includendo attori regionali chiave.
L’Occidente come controparte
Sullo sfondo del vertice, il messaggio rivolto all’Occidente è chiaro. Xi ha denunciato la “mentalità da Guerra fredda” di Stati Uniti ed Europa, mentre Putin ha rimarcato che le relazioni con la Cina sono arrivate a un livello “senza precedenti”. Analisti internazionali leggono questa sintonia come una vera e propria sfida all’ordine mondiale guidato da Washington, con l’obiettivo di costruire un sistema multipolare in cui Asia e Eurasia possano giocare un ruolo dominante.
Una nuova fase dell’asse sino-russo
L’incontro di Pechino non è un semplice rituale diplomatico: segna una tappa concreta nel processo di rafforzamento del legame tra Russia e Cina. Accordi energetici, dialogo bilaterale e messaggi politici calibrati danno forma a una partnership che si presenta come alternativa al blocco occidentale. In un mondo sempre più frammentato, Xi e Putin scelgono di mostrarsi non solo come alleati, ma come leader di un nuovo equilibrio globale.