È scontro aperto tra la U.S. Vibonese Calcio e il Comune di Vibo Valentia sulla gestione dello stadio comunale in vista dell’inizio del campionato di Serie D, previsto per domenica 7 settembre.
La società rossoblù, per voce del presidente Fernando Cammarata, ha denunciato gravi inadempienze da parte dell’amministrazione comunale. Al centro della polemica, l’abbattimento nei mesi scorsi di una struttura interna all’impianto, che ha portato alla promiscuità tra curva e tribuna, rendendo lo stadio non conforme alle normative di sicurezza.
La nota
“Avevamo chiesto rassicurazioni e interventi immediati per ripristinare la divisione – spiega Cammarata – ma, nonostante le promesse del Comune, nessun lavoro è stato eseguito”.
A poche ore dalla gara casalinga contro il Paternò, è stata la stessa società a doversi fare carico, con mezzi propri, della realizzazione di una barriera provvisoria per permettere l’accesso dei tifosi e ottenere il via libera dalla Commissione Comunale per i locali di pubblico spettacolo. Decisivo l’intervento del settore giovanile della Vibonese e dell’azienda Edil Arena, che hanno fornito uomini e materiali per completare i lavori in tempo utile.
“Senza questi interventi d’urgenza – sottolinea la Vibonese – la partita si sarebbe giocata a porte chiuse”.
“Il Comune prenda provvedimenti”
L’amarezza della società è palpabile. La dirigenza ha espresso “profonda delusione” per l’assenza delle istituzioni e ha chiesto che il Comune provveda immediatamente alla sistemazione definitiva dello stadio, in vista del derby contro la Reggina.
“In caso contrario – conclude il presidente – siamo pronti ad intraprendere azioni forti a tutela dei nostri diritti e dei nostri tifosi”.
