4 Settembre 2025
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Catanzaro Servizi e il giallo dei crediti fiscali, tutti i nodi sul tavolo: Azione incalza e Fiorita prende tempo

Il gruppo consiliare guidato da Valerio Donato chiede una commissione d’inchiesta: "Così rischiamo di mandare in fumo la società e i posti di lavoro". Il sindaco frena: "Approfondimenti seri e rigorosi"

La miccia è stata accesa da una serie di richieste di accesso agli atti presentate dal gruppo consiliare di Azione, ma il fuoco ora rischia di travolgere Catanzaro Servizi, la più importante partecipata comunale del capoluogo. Al centro del caso, una questione apparentemente tecnica – la gestione dei crediti fiscali e le compensazioni F24 – che però potrebbe avere effetti dirompenti sul futuro stesso della società.

A Palazzo De Nobili si respira preoccupazione crescente, tanto che il sindaco Nicola Fiorita ha già convocato un vertice tecnico con gli assessori Luisa Lacava e Antonio Battaglia e con i vertici della società, guidata dall’amministratore unico Gianluca Silipo. La linea del sindaco è di prudenza, ma non minimizza: “Gli approfondimenti saranno seri e rigorosi”.

Tutti i nodi sul tavolo: crediti e transazioni

Il primo fronte è quello delle compensazioni fiscali attraverso i modelli F24: uno strumento legittimo, ma che – se mal gestito – può esporre a contestazioni pesanti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il secondo riguarda una transazione milionaria con la società Aurora Srl, che vantava un credito da 2,24 milioni di euro per la nota vicenda del Parco Romani. Un contenzioso chiuso con un accordo a 1,4 milioni: ma proprio le modalità di pagamento e l’origine dei fondi utilizzati stanno sollevando interrogativi pesanti.

Le compensazioni anche su DURC e previdenza

Le presunte false compensazioni tramite una società terza, su cui si stanno concentrando le attenzioni dell’opposizione, non si limitano alla transazione con Aurora Srl.
Secondo quanto emerge da fonti interne, Catanzaro Servizi avrebbe utilizzato lo stesso meccanismo per pagare i propri modelli F24 relativi al versamento dei contributi previdenziali dei dipendenti e per ottenere il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), necessario per operare con la pubblica amministrazione.

Se confermato, questo schema non solo esporrebbe la società a rilievi gravi da parte degli enti di controllo, ma rischierebbe di compromettere la validità dei DURC ottenuti e quindi la legittimità di tutte le attività svolte in forza di tali certificazioni. Un’ipotesi che allargherebbe il fronte delle responsabilità e renderebbe il caso ancora più esplosivo.

Azione: “Dubbi sulla piena legittimità delle operazioni”

Con una nota firmata da Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi, il gruppo consiliare di Azione ha parlato chiaro: “La documentazione ricevuta ha confermato i dubbi sulla piena legittimità di alcune operazioni di acquisto crediti”.

Una frase pesantissima, che apre uno scenario preoccupante. Se quei dubbi fossero fondati, scrivono i consiglieri, “il futuro della Catanzaro Servizi sarebbe gravemente compromesso. E con esso quello di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie”. Non si tratta più, quindi, solo di una disputa tecnica o politica: in ballo c’è la sopravvivenza stessa della società, che avrebbe dovuto essere rilanciata e non messa in discussione.

La richiesta: commissione d’inchiesta subito

Azione non si limita alla denuncia, ma propone una strada concreta: l’attivazione immediata di una commissione d’inchiesta comunale, con il coinvolgimento di tutte le forze politiche, “nel rispetto dei ruoli e delle professionalità di ognuno”.

“Non possiamo permettere che tutto venga compromesso in silenzio”, avvertono i consiglieri, invitando la maggioranza a una presa di coscienza immediata. L’invito al sindaco è netto: fare chiarezza, agire con trasparenza e assumersi la responsabilità delle scelte. Perché se l’allarme fosse fondato, a saltare non sarebbe solo un bilancio, ma un’intera rete di servizi pubblici e posti di lavoro.

Fiorita prende tempo, ma il clima è teso

Il sindaco, da parte sua, mantiene un profilo istituzionale. In Consiglio comunale ha affermato di non aver ricevuto documenti che dimostrino illeciti, ma ha promesso che le verifiche continueranno senza sconti. Il problema, però, è che il caso rischia di diventare politico, travolgendo la narrazione del risanamento virtuoso portata avanti dall’attuale amministrazione.

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