9 Ottobre 2025
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Tridico lascia la Calabria da sconfitto solitario: ritorno amaro (e low cost) a Bruxelles sul Ryanair che criticava

L’ex presidente dell’INPS parte da solo dopo il flop elettorale. Il volo low cost, da lui definito “inutile per lo sviluppo della Calabria”, diventa il simbolo di una sinistra che non decolla e resta ferma al palo

Una partenza che somiglia a un epilogo politico. Pasquale Tridico, ex presidente dell’INPS ed eurodeputato del M5S, ha lasciato oggi la Calabria dopo la sconfitta elettorale, imbarcandosi da solo sul volo Ryanair per Bruxelles delle 14:40 da Lamezia Terme. Le immagini, circolate sui social, lo ritraggono con un trolley e uno zainetto, in un silenzio che sembra riassumere il fallimento di una stagione politica e di un progetto elettorale mai decollato.

Ironia della sorte, proprio quel collegamento Ryanair era stato più volte criticato dallo stesso Tridico, che durante la campagna elettorale aveva definito le rotte low cost “inutili per lo sviluppo reale della Calabria”. Oggi, invece, proprio una di quelle rotte lo riporta a Bruxelles, su un volo promosso e difeso dal governatore Roberto Occhiuto, da anni sostenitore dei collegamenti internazionali come volano per turismo e crescita.

Dall’attacco alle low cost al ritorno su una di esse

Il video che mostra Tridico al gate di Lamezia ha scatenato commenti, battute e riflessioni politiche. C’è chi ha visto nella scena un gesto di coerenza (“viaggia come un cittadino qualunque”) e chi, al contrario, l’ha letta come una metafora della sconfitta e dell’isolamento di una sinistra che continua a smarrire il contatto con la realtà.
Nessun addio pubblico, nessuna scorta o delegazione a salutarlo: solo un viaggio silenzioso, un po’ mesto, a bordo di una compagnia che rappresenta oggi proprio ciò che Tridico contestava — la modernità del trasporto accessibile, difesa invece dal centrodestra calabrese.

Il simbolo di una sinistra ferma ai blocchi di partenza

La partenza di Tridico non è solo un fatto personale: è un’immagine che racconta il vuoto di una sinistra calabrese che, dopo la sconfitta, sembra ancora incapace di leggere i segnali del territorio. Tridico paga anche errori non suoi — divisioni interne, strategie sbagliate, presunzioni ideologiche — che hanno lasciato spazio a un centrodestra sempre più radicato. Mentre l’ex presidente dell’INPS torna al suo seggio europeo, in Calabria resta una sinistra immobile, divisa e autoreferenziale, priva di un linguaggio comune e di una visione concreta per il futuro.

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