L’amministrazione comunale di Condofuri è ufficialmente decaduta dopo le dimissioni di sette consiglieri comunali, oltre la metà dell’intero Consiglio. La decisione determina lo scioglimento dell’assemblea e l’avvio delle procedure per il commissariamento da parte della Prefettura di Reggio Calabria.
Dimissioni e motivazioni
A firmare le dimissioni sono stati quattro consiglieri di minoranza e tre dissidenti della maggioranza, in una mossa che sancisce la fine anticipata del mandato del sindaco Pippo Paino. Il gruppo consiliare Futuro Comune Condofuri 2040 ha spiegato le ragioni in una nota ufficiale: “È una scelta forte, ma necessaria. Non si può più accettare che la politica venga ridotta al silenzio e all’obbedienza cieca. Per due anni abbiamo cercato di ristabilire il confronto, di riportare al centro i temi veri del paese, di costruire soluzioni insieme. Abbiamo trovato solo porte chiuse, risposte negate, arroganza istituzionale”.
Accuse al sindaco e reazione politica
I dimissionari accusano il sindaco di aver “svuotato il ruolo del Consiglio Comunale“, circondandosi di una “cerchia ristretta e autoreferenziale” e spegnendo ogni voce critica. Anticipando possibili polemiche, il gruppo ha aggiunto: “Prevediamo già il tentativo di raccontare tutto come una manovra o un tradimento. Il vittimismo sarà il rifugio di chi ha perso ogni legittimità politica. Noi lo rifiutiamo. Abbiamo scelto la strada più trasparente e coraggiosa: dimetterci per restituire la parola ai cittadini”.
Prospettive future
Futuro Comune Condofuri 2040 annuncia l’intenzione di continuare la propria attività politica “nelle strade e nelle piazze”, con l’obiettivo di costruire “una nuova fase, libera da silenzi e compromessi” per il futuro del paese.
Commissariamento in arrivo
Con le dimissioni formalizzate, la Prefettura di Reggio Calabria avvierà l’iter previsto dal Testo unico degli enti locali (D.Lgs. 267/2000) per lo scioglimento del Consiglio comunale. Fino alle prossime elezioni, il Comune sarà guidato da un commissario straordinario nominato dal Ministero dell’Interno.