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5 Dicembre 2025
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Film Commission, atto quarto. Tutto secondo copione: Giampaolo Calabrese è il nuovo direttore generale

La nomina presidenziale arriva dopo tre settimane dalla scadenza (il 12 novembre scorso) del relativo bando, che aveva suscitato attacchi e accuse di "amichettismo" dal centrosinistra

Tutto secondo la sceneggiatura ampiamente collaudata del film da anni in proiezione nelle migliori sale della Cittadella, che non si chiama Sandokan ma “Amici miei” – atto quarto.
Giampaolo Calabrese è il nuovo direttore generale di Film Commission, la fondazione più ricca e prodiga della Regione Calabria.

La nomina dopo il bando scaduto e le accuse politiche

La nomina presidenziale arriva dopo tre settimane dalla scadenza (il 12 novembre scorso) del relativo bando, che aveva suscitato attacchi e accuse di amichettismo dal centrosinistra e imbarazzo tra esponenti (pochi e non perennemente in ginocchio) dei partiti alleati del centrodestra, alquanto preoccupati per l’occupazione delle postazioni manu militari ad opera del cerchio magico occhiutiano.

Dal ruolo di consulente al comando della fondazione

Calabrese, che di Film Commission era da oltre quattro anni un semplice consulente, oggi ne diventa di fatto il numero 1, dati i poteri debordanti che lo statuto della fondazione gli assegna, a scapito di un presidente, Antongiulio Grande, che si è voluto svuotare sin da subito, apportando alla stessa intelaiatura statutaria della struttura modifiche oggettivamente svilenti rispetto al ruolo del presidente, nei fatti ridotto a ben poca cosa.

Il nodo del riequilibrio dei poteri

Grande rifletta sulla opportunità di chiedere a Roberto Occhiuto un dignitoso riequilibrio tra poteri interni alla FCFC, se non vuole passare alla storia come comparsa di un film del quale dovrebbe essere invece il protagonista, anche decisionale, per nome, stand internazionale e reputation altissima, dappertutto o quasi.

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