Sarà il tavolo romano del centrosinistra a decidere, non quello calabrese, che peraltro ha da poco chiuso i propri lavori a Lamezia Terme con un sostanziale nulla di fatto. Ma, per paradosso, il flop odierno rivela, a questo punto, la possibile soluzione del rebus: Nicola Irto.
La decisione passa a Roma
Gli esponenti che hanno animato la riunione odierna si riaggiorneranno a breve, ma in realtà la palla passa a Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, chiamati adesso a stringere i tempi e a gettare le premesse per un’alleanza che possa, almeno, giocarsi le regionali di inizio ottobre in modo coeso e unitario.
Il rischio terzopolista
Il rischio, come andiamo dicendo (e non siamo i soli), è che il clima di stallo venga preso da taluni a pretesto per lanciare iniziative terziste o terzopoliste in coerenza con la propensione genetica a farsi del male che da anni funesta il centrosinistra calabrese. Per scongiurarlo occorre trovare una sintesi nelle prossime 36/48 ore partendo dai nomi in campo.
I nomi sul tavolo
L’europarlamentare Pasquale Tridico (M5S) e tre sindaci: Flavio Stasi, candidato spinto da Avs, Franz Caruso, nome su cui punterebbe la pur folta componente socialista oggi rappresentata da Sandro Principe, e Giuseppe Falcomatà (PD).
I Cinquestelle, che pure su Tridico ostentano compattezza, non si straccerebbero le vesti qualora si puntasse su un’altra figura. Vuoi perché la Calabria è data per persa, vuoi perché lo stesso europarlamentare non intende mollare il mandato comunitario che lo vede presiedere una delle commissioni più strategiche nello scacchiere continentale.
Le alternative
È vero, c’è sempre l’opzione Vittoria Baldino, ma bisogna capire quanto misuri il sostegno delle principali forze della coalizione verso la deputata ionica.
Il nodo dei sindaci
Tuttavia, è il capitolo dei sindaci quello tra le righe del quale si intravede la svolta, il possibile nome di superamento stanti i veti incrociati. Il Pd ha il suo, Falcomatà, i socialisti il loro e le sinistre di Avs, Flavio Stasi.
“Ma perché il mio sindaco non va bene, mentre il tuo sì?“. Sta (anche) in questo interrogativo, che anima il complesso negoziato politico tutto interno all’area progressista calabrese, il senso della difficoltà.
L’ipotesi Nicola Irto
Ma anche la possibile opportunità di uscirne fuori con un nome di superamento che, stando alle gole profonde, non può che essere quello del segretario del PD calabrese, Nicola Irto.