Francesco De Nisi ha ottenuto 7.314 voti di preferenza nella circoscrizione Centro, risultando il candidato più votato della lista Casa Riformista in tutta la Calabria. Eppure, il consigliere regionale uscente e segretario regionale di Azione resta fuori dal nuovo Consiglio regionale.
Al suo posto entra Filomena Greco, coordinatrice regionale di Italia Viva ed ex sindaca di Cariati, che si era candidata nella circoscrizione Nord (Cosenza) con la stessa lista, ottenendo 6.670 preferenze — ben 644 voti in meno di De Nisi.
Il meccanismo spietato del proporzionale
Casa Riformista – Italia Viva ha conquistato il 4,42% dei voti a livello regionale, ottenendo così un solo seggio su 30 disponibili nel Consiglio.
Il meccanismo di ripartizione ha premiato Greco, che con 6.670 voti ha beneficiato probabilmente di un miglior posizionamento nei calcoli complessivi della lista e della circoscrizione di appartenenza sulla base della “rappresentanza”.
Un déjà-vu amaro: la “trombatura” del 2020
Per De Nisi si tratta di un copione già visto, quasi identico nel risultato. Alle elezioni regionali della Calabria del 2020 era stato candidato con la presidente Jole Santelli nella lista Casa delle Libertà, conseguendo 6.994 preferenze — anche allora non bastarono per garantirgli un seggio.
Solo nel 2021, con Coraggio Italia, De Nisi riuscì finalmente ad entrare in Consiglio regionale con 9.158 voti, diventando presidente del gruppo consiliare. Quest’anno, pur migliorando il risultato del 2020, ha ottenuto circa 7.300 voti ma si è ritrovato nuovamente escluso.
L’assurdo: più voti ma fuori
È il paradosso del sistema elettorale calabrese: De Nisi porta a casa 7.314 preferenze personali, dimostrando ancora una volta la sua capacità di mobilitare consenso sul territorio vibonese e lametino. Filomena Greco, pur con un risultato importante di 6.670 voti nel cosentino, entra in Consiglio con quasi 650 preferenze in meno.
Il meccanismo di attribuzione dei seggi per circoscrizione e i calcoli del quoziente elettorale hanno premiato la circoscrizione Nord a scapito di quella Centro, lasciando De Nisi a guardare per la seconda volta in cinque anni.