Il Movimento 5 Stelle scende in campo contro il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, approvato dal CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile), e lo fa rilanciando l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti. Secondo i pentastellati, il cantiere rischia di avere un impatto devastante sulla città: espropri, sbancamenti e opere colossali sorgeranno su faglie sismiche attive, con il rischio di compromettere per sempre il paesaggio urbano e cancellare interi quartieri.
Tucci, Auddino e Roschetti: “Governo a caccia di consenso, ma ignora le criticità”
In una nota congiunta, il parlamentare Riccardo Tucci, il coordinatore provinciale Giuseppe Fabio Auddino e la rappresentante territoriale del M5S a Reggio Calabria Giovanna Roschetti accusano il Governo e il ministro Matteo Salvini di “cercare consensi a tutti i costi”, tentando di presentare “qualcosa in mano” ai cittadini del Sud dopo anni di immobilismo.
“Il progetto – sottolineano – è fermo al 2011, vecchio di 14 anni, e mai realmente aggiornato. Il documento è stato integrato solo da una relazione del progettista con promesse di modifiche future in fase esecutiva. Siamo davanti a un’opera pensata più per effetto annuncio che per reale utilità”.
“Mancano le opere complementari: servono ancora 17 miliardi per l’alta velocità”
Secondo i rappresentanti del M5S, il ponte rischia di rimanere una cattedrale nel deserto, poiché mancano le infrastrutture stradali e ferroviarie che dovrebbero connettere le due sponde. “Lo ha ricordato anche il Sole 24 Ore: mancano all’appello almeno 17 miliardi di euro solo per completare l’alta velocità ferroviaria tra Salerno e Villa San Giovanni, una cifra superiore persino al costo stimato dell’intero ponte, pari a 13,5 miliardi”.
“Servono ospedali, scuole e ferrovie, non opere faraoniche”
Il Movimento 5 Stelle ribadisce che Sicilia e Calabria hanno ben altre priorità. “I nostri territori – affermano – hanno bisogno di ospedali funzionanti, scuole sicure, strade moderne e ferrovie efficienti. Non abbiamo bisogno di un’infrastruttura monumentale dall’esito incerto, ma della terza corsia sull’autostrada SA-RC, degli acquedotti e dei depuratori che mancano in tante aree”.
Infine, i pentastellati promettono una battaglia senza sosta contro la realizzazione del ponte: “Difenderemo il Sud con determinazione: basta sprechi di denaro pubblico, servono investimenti veri per dare dignità e futuro ai cittadini del Mezzogiorno”.