Le elezioni regionali in Calabria del 5 e 6 ottobre arrivano con un anticipo imprevisto, a seguito della scelta del presidente uscente Roberto Occhiuto di chiudere in anticipo la legislatura dopo avere appreso di unโinchiesta giudiziaria che lo riguarda. Al suo fianco corrono altri due candidati: Pasquale Tridico, giร presidente dellโINPS e ora volto del campo progressista, e Francesco Toscano, leader indipendente di Democrazia Sovrana Popolare. In una regione in cui meno della metร degli elettori si reca alle urne, il primo nemico resta lโastensionismo, segno di una frattura radicale tra cittadini e istituzioni.
I mali profondi della Calabria
Cโรจ un alibi che da decenni accompagna la narrazione pubblica: la โndrangheta come unico e insormontabile ostacolo allo sviluppo. ร un alibi comodo, che scarica su un nemico esterno responsabilitร che invece appartengono in larga misura alla politica e alla pubblica amministrazione. La veritร รจ che la Calabria soffre soprattutto di corruzione diffusa, di una burocrazia inceppata, di un clientelismo trasversale che unisce, senza distinzione, destra e sinistra. A pagarne le conseguenze sono i cittadini: una sanitร commissariata da oltre dieci anni, infrastrutture ferme al palo, giovani che emigrano in massa, interi paesi che si spopolano. I numeri parlano chiaro: dal 2002 al 2025 la Calabria ha perso 177mila abitanti, lโequivalente della cittร di Reggio Calabria. Oltre 160mila giovani hanno lasciato la regione in ventโanni. Una desertificazione demografica che รจ il sintomo piรน evidente del fallimento di una classe dirigente incapace di garantire diritti essenziali come salute, lavoro e mobilitร .
Sanitร , lavoro, infrastrutture: le prioritร non piรน rinviabili
Se la diagnosi รจ nota, la cura richiede interventi drastici e immediati. Tre le prioritร principali. La sanitร innanzitutto. La Calabria non ha bisogno di slogan ma di ospedali funzionanti, medici assunti e servizi nei territori interni. Non da meno il lavoro. Non bastano incentivi o tirocini, occorre creare occupazione stabile e interrompere la catena di precariato cronico che alimenta ricatti politici. Terzo nodo, le infrastrutture: Statale 106, trasporti ferroviari e aeroporti restano cantieri eterni. Senza collegamenti veri, il turismo e lโeconomia locale non decolleranno mai. Il PNRR รจ lโultima occasione: se sprecato, sarร un macigno per i prossimi decenni.
Il programma di Roberto Occhiuto
Il presidente uscente rivendica di avere โrimesso in moto la macchina Calabriaโ dopo anni di immobilismo. Promette il completamento dei nuovi ospedali di Sibaritide, Vibo Valentia e Palmi entro il 2029, insieme a un piano di reclutamento di nuovi medici e infermieri.
Sul lavoro, Occhiuto punta sulla stabilizzazione dei precari e sullโattrazione di investimenti, rivendica 42mila nuovi posti di lavoro in tre anni grazie a fondi regionali e a politiche di digitalizzazione. Infrastrutture e trasporti sono il suo cavallo di battaglia: Statale 106 finanziata con 3,8 miliardi, tratto Cosenza-Altilia dellโA2, metro di Catanzaro, elettrificazione della ferrovia ionica. Infine, un occhio allโambiente: progetti con droni e monitoraggi satellitari per la tutela del mare e la prevenzione incendi, riforme su acqua e rifiuti.
Il programma di Pasquale Tridico
Lโex presidente dellโINPS fa della lotta alla povertร la sua bandiera, proponendo un Reddito di dignitร regionale integrato da politiche attive per il lavoro e progetti sociali.
La sua ricetta sulla sanitร prevede la fine del commissariamento in sei mesi e la creazione di unโAgenzia unica regionale per la trasparenza e lโefficienza. Vuole riaprire presidi chiusi, rafforzare la medicina territoriale e assumere nuovo personale sanitario.
Sul lavoro giovanile propone un Piano Giovani con incentivi al rientro dei lavoratori digitali, smart working diffuso con internet gratuito nei luoghi pubblici, affitti calmierati e incentivi per vivere nei borghi. Altro punto centrale: la creazione di tre poli tecnologici e formativi a Corigliano-Rossano, Vibo Valentia e Crotone, destinati a connettere universitร , ricerca e imprese. Per le aree interne, Tridico propone fiscalitร di vantaggio, leggi per la rigenerazione urbana e il recupero dei centri storici, potenziamento dei trasporti e agevolazioni per studenti e giovani lavoratori.
Il programma di Francesco Toscano
Il leader di Democrazia Sovrana Popolare punta a un progetto radicale: una Calabria sovrana, autonoma dai vincoli europei e capace di riprendersi la gestione diretta di sanitร , economia e infrastrutture. Le sue proposte includono: sanitร pubblica con abolizione del D.Lgs. 502/1992, riapertura ospedali e stop ai piani di rientro; lavoro giovanile con 100mila tirocini/apprendistati in 5 anni, dimezzamento dei Neet e patto con le universitร ; agricoltura e distretti del cibo come motore di sviluppo locale; infrastrutture con prioritร ai lotti calabresi dellโalta velocitร Salerno-Reggio, potenziamento del porto di Gioia Tauro e dellโaeroporto di Lamezia; ambiente e legalitร popolare cioรจ lotta allโinquinamento, bonifiche, sostegno a esperienze antimafia come Goel e, infine, sovranitร economica con il credito dโimposta regionale, le comunitร energetiche locali, e โ in prospettiva โ recesso dai trattati europei.
Tra promesse e realtร : la Calabria aspetta la svolta
In questa campagna elettorale dominata da social e slogan, la vera sfida non รจ chi vincerร tra Occhiuto, Tridico e Toscano, ma se uno di loro saprร finalmente rompere il sistema di clientele e corruzione che tiene la Calabria in ginocchio. La โndrangheta รจ un problema, ma non รจ il problema. A soffocare la regione sono decenni di scelte politiche sbagliate, di fondi sprecati, di opportunitร mancate. I calabresi chiedono sanitร , lavoro, mobilitร , diritti essenziali. Non slogan, ma veritร e un cambio di passo reale. La domanda resta: chi dei tre candidati sarร in grado di tradurre le parole in fatti, rompendo una spirale di declino che sembra senza fine?